Dieci anni dopo “Scarface”, Brian De Palma e Al Pacino si ritrovano nuovamente a lavorare assieme e ancora una volta raccontando la storia di un criminale.
Questa commedia musicale non è solamente un film ben diretto e dosato nei ritmi, dalla colonna sonora straordinaria e riuscito sotto praticamente ogni aspetto. No, “The Blues Brother” è anche una satira nei confronti della società americana che ne mette alla berlina gli atteggiamenti più estremi.
Diretto da Wes Craven “Nightmare – dal profondo della notte” (da qui solamente “Nightmare”), scava nelle paure adolescenziali convergendole nella figura di Fred Krueger, moderno uomo nero il cui obbiettivo è uccidere le vittime designate.
“The Matrix” di Larry & Andy Wachowski (oggi Lana e Lilly), mette in scena un sapiente mix d’azione sci-fi ambientato in un futuro distopico e dalle forti influenze sia orientali che cyberpunk.
Nel mondo di “Fight Club” non esiste alcun tipo di redenzione per una società che si sta lentamente alienando. Il thriller diretto da David Fincher, tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, è il cupo manifesto di un mondo in cui il corpo sta per essere rimpiazzato da un oggetto, dove i sentimenti non contano e il cuore ha meno importanza di un divano.
Tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr “Il Corvo” è un film che al suo interno riesce a costruire un mondo oscuro, ma allo stesso tempo estremamente coeso nelle parti che lo compongono.
"Profondo Rosso" di Dario Argento è un film che ha segnato profondamente il cinema italiano e internazionale. La regia magistrale, la colonna sonora dei Goblin, il montaggio sapiente e la fotografia di Luciano Tovoli creano un'atmosfera unica di tensione e mistero. Anche a distanza di cinquant'anni, il film mantiene la sua potenza espressiva, ispirando e affascinando nuove generazioni di spettatori. "Profondo Rosso" è un classico senza tempo, testimonianza della genialità di Argento e della qualità intrinseca di questa pellicola immortale.
“Eyes Wide Shut” racconta la storia di un medico newyorkese in cima al sogno americano, possiede soldi, fama, una bellissima moglie ed una famiglia senza problemi. Nella sua mano destra ha le sicurezze della sua vita e nella sinistra la possibilità di metterle in pratica, niente lo turba nemmeno quando si tratta di soccorrere qualcuno di nascosto per aiutare un amico. Una sera però durante una discussine con la moglie, in seguito ad una confessione di quest’ultima il dubbio di non aver più tutto in pugno inizia a farsi strada nel suo animo. Esce di casa per andare da un paziente deceduto e passerà una notte sospesa tra l’incubo e la realtà, una serie di eventi si metteranno sulla sua strada mentre nella sua mente la paura rode la sua immaginazione.
Cinema in totale assenza di certezze che ambisce a sottolinearle una su tutte: il destino non può essere cambiato.
In Manhunter Michael Mann trova un equilibrio perfetto tra estetica e contenuto, realizzando un film che segna un punto di svolta per il genere con cui inevitabilmente tutti dovranno confrontarsi.
Primo lungometraggio del regista francese François Truffaut, “I 400 colpi” racconta per la prima volta la storia di un adolescente, mettendo al centro della vicenda un ragazzo.
“Grosso Guaio a Chinatown” è il film di John Carpenter che in una sola volta riesce ad unire lo spettacolare cinematismo del cinema orientale alla grande produzione Hollywoodiana