"Godzilla Minus One", diretto da Takashi Yamazaki, combina spettacolo e riflessione, raccontando la storia di Shikishima, un ex pilota kamikaze che cerca redenzione combattendo Godzilla. Con effetti speciali di alta qualità e un coinvolgente dramma umano, il film si distingue nel genere dei monster movie, offrendo una narrazione avvincente e visivamente impressionante.
"Furiosa: A Mad Max Saga" è un film affascinante e visivamente evocativo, che funge da prequel a "Fury Road". Diretto da George Miller, esplora la formazione dell'eroina Furiosa in un mondo post-apocalittico. Il film approfondisce la mitologia della saga, offrendo una narrazione ricca di azione e riflessioni sulla distruzione umana.
Nonostante la sua inutilità , "Road House" riesce comunque a divertire, lasciando aperta la porta a un possibile sequel e senza farci sentire di aver sprecato due ore della nostra vita.
Il film riflette una mancanza di coerenza narrativa, enfatizzando l'azione eccessivamente senza spazio per l'umorismo. Inspirato a "Star Wars" e "I sette samurai", il regista Zack Snyder utilizza il suo stile visivo distintivo, ma fallisce nel creare un'esperienza coinvolgente.
"Argylle - La super spia" del regista Matthew Vaughn delude le aspettative, mancando di equilibrio tra la sua ambizione di decostruire gli archetipi della spia e la messa in scena. L'abuso della computer grafica e la mancanza di coesione narrativa ne compromettono l'impatto, mentre gli attori lottano contro un green screen che li relega in uno spettacolo kitsch.
"Il duro del road house" vede Patrick Swayze come buttafuori di un locale che sfida il boss criminale per liberare una città . Nonostante la trama semplice e alcuni cliché, il carisma di Swayze porta il film, con momenti spettacolari e una messa in scena godibile.
"Tyler Rake 2" propone una trama sottotono e dialoghi anonimi, salvandosi solo grazie alle intense scene d'azione. Il tentativo di ampliare l'universo del protagonista risulta forzato e poco convincente. Sam Hargrave dimostra ancora una volta abilità nella regia delle coreografie di combattimento, ma non basta a sostenere un sequel che manca di sostanza e originalità .
"Silent Night" di John Woo è un'opera decisa e dirompente che testimonia il genio del regista nel film d'azione. La trama segue la vendetta di un padre per la morte del figlio, con uno stile quasi muta che coinvolge emotivamente lo spettatore. Un film che sfida le convenzioni del cinema contemporaneo, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente.
"Driven" si perde nella retorica e nella mancanza di originalità . Renny Harlin tenta di bilanciare azione e pathos, ma il risultato è una corsa senza meta, affossata da personaggi stereotipati e situazioni prevedibili.
"I Mercenari 4" delude con una trama scarna e una regia svogliata. Le speranze di rinascita svaniscono in uno spettacolo visivo piatto e una CGI mediocre.
"The Italian Job" è un remake che riesce a catturare lo spirito del classico originale, portando avanti la storia con stile e adrenalina.
"Codice: Swordfish", diretto da Dominic Sena nonostante alcune mancanze nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, offre uno spettacolo coinvolgente grazie a una regia curata e scene d'azione ben orchestrate.