Nonostante la sua inutilità, "Road House" riesce comunque a divertire, lasciando aperta la porta a un possibile sequel e senza farci sentire di aver sprecato due ore della nostra vita.
Il film riflette una mancanza di coerenza narrativa, enfatizzando l'azione eccessivamente senza spazio per l'umorismo. Inspirato a "Star Wars" e "I sette samurai", il regista Zack Snyder utilizza il suo stile visivo distintivo, ma fallisce nel creare un'esperienza coinvolgente.
In 'Rebel Moon - Parte 1: Figlia del Fuoco', il regista Zack Snyder porta gli spettatori in una galassia in cui la giovane guerriera Kora guida un gruppo di ribelli contro un esercito conquistatore. Nonostante uno stile visivo distintivo e un cast di alto livello, il film delude con una trama derivativa e una narrazione pigra, risultando forse insignificante nel panorama cinematografico del 2023.
Il film offre un'azione spettacolare ma manca di profondità nel racconto. Sylvester Stallone si distingue nel ruolo di Rambo, ma il film sembra un tentativo di mantenere viva un'icona senza rinnovare appieno il franchise.
"Renfield" modernizza il mito di Dracula attraverso il racconto del suo servo, Renfield, determinato a liberarsi dal dominio del vampiro. Nonostante un potenziale inesploso, il film rimane una commedia horror gradevole grazie alle performance dei suoi attori principali.
Resident Evil – Welcome to Raccoon City – Indifendibile Dopo una più o meno riuscita e duratura saga con protagonista...
“Red Notice” è un film funzionale allo scopo d’intrattenere una vasta platea di pubblico, dando vita al primo blockbuster Netflix convincente
“Raya e l’ultimo drago” è uno spettacolo di gran classe, intrattiene lo spettatore più adulto e non mancherà di abbagliare quello più giovane.
Rebecca – Da Hitchcock a Netflix La giovane dama di compagnia di una ricca signora, durante un soggiorno a Monte...
“The Relic” a quasi 25 anni dalla sua uscita (il film è del 1997), se lo si guarda con la giusta dose di luci spente e home theater a volume imbarazzante, non solo intrattiene ancora a dovere, ma riesce pure a spaventare molto di più di un qualsiasi capitolo di Annabelle e simili.
Una messa in scena patinata fa da sfondo a una serie di eventi che vorrebbero riscrivere il mito dell’arciere di Sherwood, ma che alla fine risultano fuori luogo nelle parti migliori del film.
"Roma” è sicuramente il film migliore del regista messicano, che seppur completamente opposto alle grandi produzioni precedenti come “Gravity” o “I Figli degli uomini”, mette in scena una storia che sembra un flusso di memoria a ruota libera prima di ogni altra cosa, con una eleganza e maestosità che raramente si sono viste al cinema negli ultimi anni.