Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato

Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – Le radici del fantasy

Tratto dal romanzo scritto da J. R. R. Tolkien “Lo Hobbit un viaggio inaspettato” è il primo film di una trilogia diretta da Peter Jackson. Dopo aver portato sul grande schermo la saga de “Il Signore degli anelli”, il regista neozelandese torna nuovamente nella terra di mezzo trasformando un “semplice” racconto per ragazzi, in una avventura epica che si allaccia all’immaginario cinematografico che egli stesso ha creato per le opere dello scrittore inglese. Questa nuova epopea non è solamente la storia di Bilbo Baggins e del viaggio che gli cambierà la vita, ma vuole gettare le basi per l’impresa che inizierà con “La compagnia dell’anello“, creando un “ponte” tra le due trilogie.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

La storia de “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” inizia nella città di Dale, dove tutti vivono in armonia e ricchezza grazie alla vicinanza con Erebor, la grande città dei nani, roccaforte di re Thrór nonchè luogo in cui vengono conservate immense ricchezze. Uomini e nani vivono in pace e prosperità fino a quando un drago, Samug, attirato dalle ricchezze di Erebor distrugge la città di Dale, conquistando poi il regno dei nani. Thrór che nulla poteva contro l’enorme drago, decide di scappare mettendo in salvo il suo popolo. Sessant’anni dopo un giovane Hobbit di nome Bilbo Baggins una mattina riceve una visita inaspettata. Busserà alla sua porta lo stregone Gandalf il grigio, che lo “arruolerà” per vivere un’avventura.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Inizialmente riluttante Bilbo, si ritroverà ben presto a far parte di una comitiva di nani capitanata dal principe Thorin scudo di quercia, deciso a riprendersi Erebor, mettendo fine al dominio di Smaug. Il viaggio ha quindi inizio e porterà la compagnia ad attraversare buona parte della terra di mezzo, con tutte le bellezze e i pericoli che questa contiene. Ma mentre il gruppo marcia verso la propria gloria, nella fortezza abbandonata di Dol Guldur un nuovo nemico si risveglia: il negromante. Un male antico è tornato nella terra di mezzo con il preciso scopo di conquistarla, per riuscirci vuole unire il drago Smaug alle sue forze incrociando così la sua strada con quella dei nani.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

“Lo Hobbit un viaggio inaspettato” prima di essere la trasposizione dell’omonimo romanzo, è il racconto cinematografico che vuole creare una congiunzione con la saga de “Il Signore degli anelli”. Lo sforzo di Peter Jackson e degli sceneggiatori non da poco, visto che l’adattamento tenta di espandere il racconto originale donandogli un respiro epico per lo più assente nella controparte cartacea. Allo stesso tempo il film deve “ridisegnare” molte delle ambientazioni in un’inedita e più “lussureggiante” versione, come fece Lucas con la sua repubblica spaziale ai tempi di “Star Wars Episodio I – La minaccia fantasma”. L’immaginario esistente se prima proveniva solamente dai racconti di Tolkien, oggi passa per forza per la versione cinematografica di Peter Jackson.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Il viaggio di Bilbo assieme a Thorin e al gruppo di nani, almeno in questo “Lo Hobbit un viaggio inaspettato”, è un racconto in divenire, che dopo un incipit spettacolare mette un poderoso freno, concedendosi il lusso del tempo, presentando i personaggi senza fretta e inserendo alcuni momenti cantati presenti nel libro, riscrivendo le certezze dello spettatore ma anche del lettore. La pellicola è una sorta di ripartenza per quella terra di mezzo che in molti hanno imparato a conoscere e ad amare ne “Il signore degli anelli”. Per fare tutto questo lo sguardo diventa lo stesso di Bilbo Baggins, hobbit che da quieto pantofolaio inizierà un proprio percorso che lo trasformerà in eroe.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

La prima ora del film costruisce il clima e l’ossatura di questa nuova avventura, che ora più che mai è libera di spettacolarizzare ogni cosa grazie un mix di set reali e digitali senza soluzione di continuità. Tecnicamente incredibile molto più dei precedenti film, “Lo Hobbit un viaggio inaspettato” paga il prezzo di una dilatazione narrativa che appesantisce la visione in alcuni punti. La miscela tra il materiale di partenza e quello innestato al suo interno per il grande schermo, a tratti fatica a trovare una soddisfacente coesione, appesantendo la visione. Per buona parte della sua durata “Lo Hobbit un viaggio inaspettato” fatica a trovare un equilibrio tra i momenti prevalentemente drammatici e quelli di natura spettacolare.

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Questo accade per lo più nella prima metà della pellicola, da li in poi gli ingranaggi narrativi sembrano mettersi nuovamente in moto con costanza e l’avventura, finalmente, inizia veramente a farsi interessante. Tra nuovi nemici e vecchie conoscenze “Lo Hobbit un viaggio inaspettato” spiana la strada ad uno spettacolo appassionante e visivamente di prim’ordine. Dalle verdi distese della contea, fino agli angusti spazi chiusi di una grotta di montagna, “Lo Hobbit un viaggio inaspettato” è sicuramente una pellicola in cui l’amore di Peter Jackson per questo immaginario narrativo è palpabile e viscerale. Seppur non privo di difetti è un’opera che non delude le aspettative.

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