"Late Night with the Devil" ha stile e atmosfera, ma non sempre riesce a mantenere alta la tensione. Un buon horror, piĂą interessante per chi ama il genere che per tutti gli altri.
Al calare delle tenebre è un horror fallimentare e derivativo, ma riesce a intrattenere come un video di gatti che cadono dal divano. Potremmo definirlo un guilty pleasure per chi ama il genere, un film così brutto da risultare quasi affascinante nella sua mediocri
Misteri dal profondo mescola azione, fantascienza e romance con un buon comparto visivo e due protagonisti convincenti. Tuttavia, la durata eccessiva e una sceneggiatura prevedibile ne limitano l’impatto. Perfetto per una serata su piattaforma, ma lontano dall’essere un cult.
Con questo quarto film, Robert Eggers si conferma uno dei talenti più brillanti della sua generazione. Nosferatu è un’opera a suo modo imperfetta, ma proprio grazie a queste crepe nel racconto, risulta irresistibilmente affascinante.
"Alien Romulus" è un film che ogni fan di Alien dovrebbe vedere, anche se forse manca di quel colpo di genio per diventare un vero cult.
L'assenza di vero terrore e il ritmo soporifero rendono "Immaculate" un prodotto dimenticabile, piĂą interessato a sfruttare la presenza della sua protagonista che a costruire una narrazione coerente e avvincente.
"Profondo Rosso" di Dario Argento è un film che ha segnato profondamente il cinema italiano e internazionale. La regia magistrale, la colonna sonora dei Goblin, il montaggio sapiente e la fotografia di Luciano Tovoli creano un'atmosfera unica di tensione e mistero. Anche a distanza di cinquant'anni, il film mantiene la sua potenza espressiva, ispirando e affascinando nuove generazioni di spettatori. "Profondo Rosso" è un classico senza tempo, testimonianza della genialità di Argento e della qualità intrinseca di questa pellicola immortale.
"Stigmate" del regista Rupert Wainwright mescola l'horror con l'estetica dei videoclip degli anni '90. Nonostante gli eccessi stilistici, il film non approfondisce le tematiche, ma rimane affascinante come prodotto cult dell'epoca.
“Detective Stone” ha trovato una seconda vita grazie alla televisione e alle videoteche, ma rimane un tentativo maldestro di combinare generi, con un risultato poco convincente. Rutger Hauer offre una performance sopra le righe, mentre la Londra futuristica, inquinata e allagata, fornisce uno sfondo affascinante alle vicende. Purtroppo, il film si perde in una trama disorganizzata e personaggi poco sviluppati. Tuttavia, gli amanti del genere troveranno sicuramente più di qualche motivo per apprezzarlo .
"Candyman" di Bernard Rose è un horror avvincente che sfida i confini tra realtà e leggenda, con una trama avvolgente e una tensione costante. Virginia Madsen e Tony Todd brillano nei ruoli principali, mentre l'estetica grezza e la colonna sonora di Philip Glass aggiungono ulteriore profondità al film. Un'opera che continua a mantenere il suo fascino cult anche dopo decenni dalla sua uscita.
"Scream VI" segna il ritorno vibrante della saga horror. I registi Bettinelli-Olpin e Gillett offrono un mix avvincente di suspense e originalitĂ , mantenendo l'essenza della serie. Dopo una pausa, il nuovo Ghostface minaccia le vite delle sorelle Carpenter e dei sopravvissuti. Il film, ben equilibrato e ricco di atmosfera, appaga sia gli appassionati di lunga data che i nuovi spettatori, mantenendo la sua identitĂ senza rinunciare all'innovazione.
"Megan", diretto da Gerard Johnstone esplora l'illusione del controllo umano sull'intelligenza artificiale, mescolando orrore e umorismo, offrendo una riflessione grottesca sull'ossessione umana.