“Speed” è insomma l’esempio di una mistura perfetta di elementi che portano a un risultato capace di superare anche la più rosea aspettativa.
“Virus Letale” paga un’eccessiva lentezza del racconto, che però è ben nascosta grazie alle interpretazioni degli attori, Dustin Hoffman in inedita versione militaresca su tutti.
"Il Quinto Elemento" con i suoi eccessi può diventare subito in poco tempo indigesto, oggi ancora di più, ma ciò non toglie che lo spettacolo abbia comunque un fascino tutto suo che almeno una volta vale la pena di scoprire.
Giovani Streghe – Al Karma non si sfugge Nel 1996 il regista e sceneggiatore Andrew Fleming scrive e dirige “Giovani...
"The Rock" di Michael Bay è un film che ha segnato un'epoca nel cinema d'azione americano degli anni '90, ci catapulta in un'avventura frenetica e spettacolare. Nonostante alcuni difetti nella scrittura e nel montaggio, il film rimane un'icona del genere e ha dato origine allo stile visivo unico di Bay.
Il signore del male – Religione e metafisica Decimo film di John Carpenter “Il signore del male” è la prima...
Hackers – Tanta nostalgia degli anni ’90 Anno 1995, la trilogia di Matrix praticamente non esiste e nelle sale esce...
Scritto dai fratelli, ormai sorelle, Wachowski e Brian Helgeland, “Assassins” non nasconde la sua natura ludica, passando attraverso il confronto di due uomini che si ritrovano a vivere un western metropolitano dal ritmo serrato, messa in scena pulita e funzionale, che in alcuni momenti infila qualche punta di noir per dare un tono generale al racconto.
“Pitch Black” diretto da David Twohy non è solamente un b-movie fiero e cosciente di esserlo, ma è anche un b-movie di stampo horror/sci-fi con una cura per l’estetica ben sopra la media.
Pronti a morire – Un piacevole diversivo Non sono stati molto semplici gli anni’90 per Sam Raimi e questo “Pronti...
Uscito nel 2000, quando il genere thriller spopolava al cinema, il film ha comunque una sufficiente personalità da riuscire ad elevarsi sopra i vari “Il Collezionista di ossa” o “Il Collezzionista”
In un cinema costruito sulla sovrabbondanza digitale, di cui lo stesso “Armageddon” è in parte pioniere, il film di Michael Bay sembra il perfetto esorcismo per chi cerca un divertimento non seriale e interconnesso ad altro.