āAmata immortaleā ĆØ un film fatto con il cuore prima che con un libro di storia della musica e questo basta per abbandonarsi ogni volta ad esso.
In un cinema costruito sulla sovrabbondanza digitale, di cui lo stesso āArmageddonā ĆØ in parte pioniere, il film di Michael Bay sembra il perfetto esorcismo per chi cerca un divertimento non seriale e interconnesso ad altro.
Scritto dai fratelli, ormai sorelle, Wachowski e Brian Helgeland, āAssassinsā non nasconde la sua natura ludica, passando attraverso il confronto di due uomini che si ritrovano a vivere un western metropolitano dal ritmo serrato, messa in scena pulita e funzionale, che in alcuni momenti infila qualche punta di noir per dare un tono generale al racconto.
A 25 anni āBad Boysā ĆØ ancora divertente e, nonostante il tempo evidenzi maggiormente alcuni suoi difetti, alla fine del film si continua a cantare contenti la canzone degli Inner Circle come i due protagonisti, quindi possiamo considerare la missione di creare un buddy movie al testosterone riuscita.
"Codice: Swordfish", diretto da Dominic Sena nonostante alcune mancanze nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, offre uno spettacolo coinvolgente grazie a una regia curata e scene d'azione ben orchestrate.
"Dark City" ĆØ un film dalla forte personalitĆ visiva ma anche capace di dare un senso compiuto a tutte le sue derivazioni.
āDetective Stoneā ha trovato una seconda vita grazie alla televisione e alle videoteche, ma rimane un tentativo maldestro di combinare generi, con un risultato poco convincente. Rutger Hauer offre una performance sopra le righe, mentre la Londra futuristica, inquinata e allagata, fornisce uno sfondo affascinante alle vicende. Purtroppo, il film si perde in una trama disorganizzata e personaggi poco sviluppati. Tuttavia, gli amanti del genere troveranno sicuramente piĆ¹ di qualche motivo per apprezzarlo .
āGiorni di Tuonoā diretto da Tony Scott, interpretato da Tom Cruise e prodotto da quella che un tempo era la coppia dāoro Don Simpson & Jerry Bruckheimer, appartiene a un modo di concepire i blockbuster cinematografici praticamente estinto.
Giovani Streghe ā Al Karma non si sfugge Nel 1996 il regista e sceneggiatore Andrew Fleming scrive e dirige āGiovani...
Hackers – Tanta nostalgia degli anni ’90 Anno 1995, la trilogia di Matrix praticamente non esiste e nelle sale esce...
āIl mistero di Sleepy Hollowā segna un nuovo inizio per il regista di Burbank, che unisce i temi fondanti del suo cinema come lāemarginazione e la solitudine, inserendoli nuovamente in un contesto gotico fiabesco con lāintenzione, non certo velata, di raggiungere un pubblico piĆ¹ ampio mescolando a tutto questo lāorrore e il clima delle produzioni britanniche della Hammer Film.
Gans ĆØ sicuramente un bravo tecnico prima che narratore e quindi non cāĆØ da aspettarsi chissĆ quale approfondimento che riguardi eventi e personaggi, ma riesce perĆ² a tenere assieme una pellicola dāavventura con venature fantastiche capace dāintrattenere a dovere.