Denis Villeneuve continua un percorso in cui la parte oscura dell’animo umano è assoluta protagonista, costruisce tensione e riflessione con una compattezza da lasciare ammutolito chi si ritrova di fronte alle immagini della sua pellicola
"Megan", diretto da Gerard Johnstone esplora l'illusione del controllo umano sull'intelligenza artificiale, mescolando orrore e umorismo, offrendo una riflessione grottesca sull'ossessione umana.
Una storia che riporta il cinema americano indietro di 40 anni se non di più, riproponendo la dicotomia USA/Russia in stile guerra fredda difficilmente può essere interessante, “fresco”
Jason Bourne – Cinema a misura di Privacy Ritorna per la quarta vola Jason Bourne la spia americana in cerca...
Underwater – Alta tensione sul fondo dell’oceano Una base sottomarina di perforazione esplode. Un gruppo di scienziati sopravvive e iniziano...
Nella valle di Elah – Nessuna verità tra le menzogne Paul Haggis torna a raccontare l’America fatta di persone, di...
Le audaci acrobazie di Tom Cruise, la regia di McQuarrie e sequenze intense rendono il film coinvolgente. Sebbene la trama non sia intricata, il film si basa sulla fisicità di Cruise, mantenendo l'appeal duraturo della serie.
Per creare la sua personale visione di Mission: Impossibile De Palma impara, anzi pesca con chirurgica accuratezza, dai Bond di annata cosa piace al pubblico della sala, lo mischia a quello che i fan della serie si aspettano, e condisce il tutto con il suo gusto estetico.
Il terzo Mission:impossible diretto da J.J Abrams per coerenza alla serie televisiva è il migliore dei tre, se invece lo mettiamo, impropriamente sia chiaro, a confronto con i precedenti capitoli esce dallo scontro meno bene di quello che ci si potrebbe aspettare.
Lady Vendetta – Voglio sembrare meno buona “Lady Vendetta” racconta la storia di Geum-ja, giovane donna condannata a scontare una...
The Perfection- Spietato Diretto da Richard Shepard, regista più che altro televisivo, “The Perfection” è un amalgama di stilemi horror,...
Nel mondo di “Fight Club” non esiste alcun tipo di redenzione per una società che si sta lentamente alienando. Il thriller diretto da David Fincher, tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, è il cupo manifesto di un mondo in cui il corpo sta per essere rimpiazzato da un oggetto, dove i sentimenti non contano e il cuore ha meno importanza di un divano.