State of Play – L’informazione al centro della verità Lucido e riuscito sintetizzano perfettamente “State of play”. Come in ogni...
"Codice: Swordfish", diretto da Dominic Sena nonostante alcune mancanze nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, offre uno spettacolo coinvolgente grazie a una regia curata e scene d'azione ben orchestrate.
Jason Bourne – Cinema a misura di Privacy Ritorna per la quarta vola Jason Bourne la spia americana in cerca...
ZODIAC – Un fantasma carnale Dopo cinque anni di inattività dal suo ultimo film “Panic Room” il regista co-fondatore della...
"Silent Night" di John Woo è un'opera decisa e dirompente che testimonia il genio del regista nel film d'azione. La trama segue la vendetta di un padre per la morte del figlio, con uno stile quasi muta che coinvolge emotivamente lo spettatore. Un film che sfida le convenzioni del cinema contemporaneo, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente.
Tra azione e riflessioni sociali, "Anarchia - La notte del giudizio" esplora la lotta contro l'oppressione politica e le disuguaglianze, offrendo intrattenimento e spunti di riflessione sulla società attuale.
In "La notte del giudizio per sempre," la quinta puntata della saga, la reintroduzione dello sfogo annuale negli Stati Uniti porta al collasso sociale. Il cambio di regista, con Everardo Gout, conferma la tendenza del franchise a privilegiare lo spettacolo sull'approfondimento narrativo. Il film, sebbene mostri idee interessanti, risulta un thriller convenzionale e stanco che spreca il potenziale della sceneggiatura.
Old – Tensione crescente Tratto dalla graphic novel “Castello di Sabbia” di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters, “Old” segna...
Uomini che odiano le donne – Il lento disfacimento del corpo Una società in cui tutti i giorni viviamo sempre...
A History of Violence – Una volta abusata non ti lascia più. In “A History of violence” Tom Stall (Viggo...
Spike Lee ritorna al cinema e lo fa nel migliore dei modi, dimenticandosi di essere Lee e omaggiando i film di rapina e assedio che popolavano le sale cinematografiche nel ventennio ‘65-’85.
Il film di Sollima è un solido thriller, che non cade nel tranello di spettacolarizzare l’azione, o peggio nella retorica patriottica (si parte comunque dal terrorismo), ma si limita a mettere in scena al meglio un western di frontiera.