Primo lungometraggio del regista francese François Truffaut, “I 400 colpi” racconta per la prima volta la storia di un adolescente, mettendo al centro della vicenda un ragazzo.
In un cinema costruito sulla sovrabbondanza digitale, di cui lo stesso “Armageddon” è in parte pioniere, il film di Michael Bay sembra il perfetto esorcismo per chi cerca un divertimento non seriale e interconnesso ad altro.
“Sospesi nel tempo” rimane un film unico nella filmografia del regista, ma anche nel cinema d’intrattenimento americano degli anni ’90. Una pellicola capace di lasciare il segno su chi la vide all’epoca e una sicura sorpresa per chi la scoprirà per la prima volta oggi, dopo più di vent’anni.
Cinema in totale assenza di certezze che ambisce a sottolinearle una su tutte: il destino non può essere cambiato.
Adrenalina e stupore sono due termini che ben descrivono “Twister”, film che nonostante gli anni passati riesce ancora a intrattenere grazie a degli effetti visivi che mostrano il fianco solamente in rare occasioni, ad un impianto sonoro tutt’ora sbalorditivo e una storia lineare, semplice, con qualche banalità, ma che sa creare il giusto interesse e mantenerlo per tutta la sua durata.
Diretto da Wes Craven “Nightmare – dal profondo della notte” (da qui solamente “Nightmare”), scava nelle paure adolescenziali convergendole nella figura di Fred Krueger, moderno uomo nero il cui obbiettivo è uccidere le vittime designate.
“Strade di fuoco” è un film seminale per comprendere tutta l’estetica che lo ha succeduto e che ha spopolato negli anni novanta. Ma più semplicemente potremmo riassumere tutto dicendo: è un film di Walter Hill.
“Amata immortale” è un film fatto con il cuore prima che con un libro di storia della musica e questo basta per abbandonarsi ogni volta ad esso.
Dieci anni dopo “Scarface”, Brian De Palma e Al Pacino si ritrovano nuovamente a lavorare assieme e ancora una volta raccontando la storia di un criminale.
“The Ring” a quasi vent’anni dalla sua uscita, non solo è quell’eccezione che conferma la regola, ma rimane uno tra i film horror più importanti degli anni 2000, nonché ancora un godibilissimo spettacolo per gli amanti del genere e non.
“The Matrix” di Larry & Andy Wachowski (oggi Lana e Lilly), mette in scena un sapiente mix d’azione sci-fi ambientato in un futuro distopico e dalle forti influenze sia orientali che cyberpunk.
“Giorni di Tuono” diretto da Tony Scott, interpretato da Tom Cruise e prodotto da quella che un tempo era la coppia d’oro Don Simpson & Jerry Bruckheimer, appartiene a un modo di concepire i blockbuster cinematografici praticamente estinto.