Scream VI

Dopo un quinto capitolo più divertente che riuscito per il suo gioco metacinematografico, i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett ritornano dietro la macchina da presa con “Scream VI”, un film che si distingue per la freschezza di idee originali. La saga, originariamente avviata negli anni novanta da Wes Craven e Kevin Williamson (con quest’ultimo ora in veste di produttore esecutivo, dopo la scomparsa del primo), ha ridefinito le regole dell’horror adolescenziale, diventando un fenomeno pop capace di ispirare imitazioni di ogni tipo.

Scream VI

Con il passare del tempo e dei vari capitoli, l’assassino mascherato ha perso progressivamente il suo impatto sul pubblico, scivolando nell’oblio rispetto alla forza che lo aveva originariamente catapultato nell’immaginario collettivo. È stata necessaria una lunga pausa e l’introduzione di nuove idee per riportare la saga alla ribalta. “Scream VI”, sebbene non raggiunga vette eccezionali in termini di qualità o originalità, conferma che la strada tracciata dai nuovi sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick è quella giusta per creare uno spettacolo solido ed avvincente.

Scream VI

Il film si pone dopo gli eventi del capitolo precedente, con le due sorelle Carpenter e gli altri superstiti di Woodsboro trasferitisi a New York per iniziare una nuova fase della loro vita. Tuttavia, un nuovo Ghostface li prende di mira, catapultandoli in un nuovo incubo. “Scream VI” dimostra una consapevolezza da parte dei registi: ciò che conta non è tanto chi si cela dietro la maschera di Ghostface, ma l’azione che essa scatena. Il film aumenta le dimensioni, il ritmo e l’intensità dell’azione.

Scream VI

Nonostante inserisca nuovamente rimandi al passato attraverso simboli e personaggi, “Scream VI” sfrutta le due final girls del precedente capitolo per creare dinamiche cacciatore/preda più articolate e strategicamente ben riuscite. Il film non rinuncia a elementi iconici della saga, come il raduno dei compagni di classe che spiega le nuove regole del gioco, ma riesce a portare sullo schermo un thriller estremamente basico, contaminato da momenti slasher, che contribuisce a creare una buona atmosfera e ad affermare la sua personalità.

Scream VI

La sensazione guardando “Scream VI” è che questa volta la ricerca di un equilibrio narrativo che possa coinvolgere più generazioni di spettatori funzioni in modo decisamente migliore rispetto al precedente episodio. Ciò è reso possibile da un maggiore affiatamento tra i membri del cast, una scrittura attenta a bilanciare il racconto e una regia che sa rallentare o accelerare a seconda delle necessità della trama. “Scream VI” si presenta come il film ideale per gli amanti della saga, indipendentemente dall’età con cui ne sono entrati in contatto. Un film per tutti, che, nonostante il suo abbraccio ampio, mantiene salda la sua identità.

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Scream VI
CONCLUSIONI
"Scream VI" segna il ritorno vibrante della saga horror. I registi Bettinelli-Olpin e Gillett offrono un mix avvincente di suspense e originalità, mantenendo l'essenza della serie. Dopo una pausa, il nuovo Ghostface minaccia le vite delle sorelle Carpenter e dei sopravvissuti. Il film, ben equilibrato e ricco di atmosfera, appaga sia gli appassionati di lunga data che i nuovi spettatori, mantenendo la sua identità senza rinunciare all'innovazione.
2.5
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