The Creator – Conflitto Artificiale
Il quarto film del regista britannico Gareth Edwards, “The Creator,” conferma l’abilità del giovane cineasta dopo i successi di “Godzilla” e “Rogue One.” Un autore indipendente che si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie al suo film fantascientifico “Monsters,” Edwards torna a una dimensione creativa più personale dopo le produzioni realizzate con le grandi major, curando sia la regia che il soggetto e la sceneggiatura di questa pellicola. In questa sua quarta opera, si avvicina nuovamente al genere del film di fantascienza, mescolando tematiche etiche e politiche con elementi di un classico film di guerriglia, risultando più attuale che mai.
“The Creator” racconta di un mondo in cui esseri umani e robot dotati di intelligenza artificiale (AI) vivono in armonia fino a quando un’IA lancia un attacco nucleare a Los Angeles, distruggendo l’intera città. Questo porta gli Stati Uniti a dichiarare guerra alle AI, che trovano rifugio nella nuova Asia, scatenando una guerra senza quartiere tra le due nazioni. Gli Stati Uniti, armati con una potente arma distruttiva chiamata NOMAD, cercano disperatamente “Nirmata,” il nome con cui le AI si riferiscono al loro creatore. Tuttavia, incapaci di trovarlo, nascosto nei territori della nuova Asia, la cui popolazione lo supporta e vive in armonia con le AI, l’esercito americano decide di inviare una spia, il sergente Joshua Taylor (John David Washington).
Quest’ultimo finisce per innamorarsi e sposare la presunta figlia di “Nirmata,” la bellissima Maya (Gemma Chan). Quando Taylor sembra finalmente vicino all’obiettivo, l’esercito attacca un gruppo di ribelli, tra cui si trova anche Maya, uccidendola. Anni dopo, Taylor, ora ritiratosi e diventato civile, viene richiamato per trovare l’arma che “Nirmata” ha sviluppato per distruggere “Nomad” e porre fine alla guerra. Inizialmente riluttante all’incarico, accetta dopo essere stato convinto della sopravvivenza della moglie all’attacco avvenuto anni prima. Accompagnato dalle splendide musiche di Hans Zimmer, “The Creator” potrebbe non brillare per l’originalità della trama, ma sorprende per la sua straordinaria direzione artistica e scenica, e per la chiarezza con cui sviluppa le sue tematiche.
Come i grandi film di fantascienza, “The Creator” proietta sullo schermo un futuro che riflette sulle tematiche attuali, con particolare attenzione all’impiego dell’intelligenza artificiale e su come essa possa cambiare irrimediabilmente lo stile di vita della popolazione mondiale. Edwards sembra non avere dubbi su questo punto, poiché le AI diventeranno più intelligenti degli esseri umani in ogni campo e, per questo motivo, non rappresenteranno una minaccia per i loro creatori. Questo concetto si distingue dall’atteggiamento umano tendente a distruggere chiunque tenti di superarli in qualche modo. La pellicola si dimostra estremamente critica nei confronti delle politiche militari statunitensi degli ultimi anni, in cui la violenza ha spesso prevalso sulla diplomazia.
Il film mette in evidenza in modo piuttosto esplicito gli attuali equilibri geopolitici, sottolineando il conflitto tra Oriente e Occidente, richiamando alla memoria uno dei capitoli più bui delle guerre americane, il conflitto vietnamita che si è protratto per oltre vent’anni dagli anni ’50 agli anni ’70. Nella rappresentazione della lotta della resistenza, “The Creator” offre uno spettacolo che può catturare qualsiasi tipo di pubblico, affascinando sia chi cerca una rappresentazione di un futuro esteticamente coinvolgente sia chi desidera l’azione e l’intrattenimento tipici di un film di fantascienza d’azione.
In entrambi i casi, il film di Edwards dimostra una solida base, attingendo a fonti d’ispirazione varie, sebbene non sempre del tutto originali, e le mescola abilmente in una trama d’azione ben congegnata, che non offre colpi di scena eclatanti ma si sforza di intrattenere con la giusta dose di spettacolarità. “The Creator” conferma, come scritto già all’inizio, le notevoli capacità di Gareth Edwards nel cinema di genere. Con la sua ultima fatica trasporta il pubblico in un mondo affascinante che oscilla tra momenti intimi ed epici. Nonostante una trama che potrebbe non brillare per originalità, il film convince grazie alla qualità della narrazione e della messa in scena.
Dove Vedere The Creator
