La Notte del Giudizio

La Notte del Giudizio – Crisi sociale e sopravvivenza morale


Scritto e diretto da James DeMonaco, “La Notte del Giudizio” possiede il fascino dei film di genere capaci di stimolare riflessioni socio-politiche, una rarità in questi tempi. Questa peculiarità lo avvicina a quei titoli degli anni ’70 e ’80 che hanno lasciato un’impronta indelebile su più di una generazione di spettatori. “La Notte del Giudizio” richiama quell’approccio di politizzazione della narrazione che ci ha fatto appassionare a registi come John Carpenter o Tobe Hooper, cineasti che attraverso il genere cinematografico riflettevano o esasperavano, con estrema creatività, i possibili scivolamenti di una società in lenta disumanizzazione.

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“La Notte del Giudizio” ci introduce a un’America del 2022, disposta a sacrificare persino la sua stessa umanità per preservare l’economia capitalista che, consumando se stessa a causa delle disuguaglianze sociali crescenti, istituisce lo “Sfogo”. Questo evento prevede una notte di legge marziale, durante la quale ogni tipo di crimine è permesso e soprattutto coloro che possono permettersi di trasformare le proprie case in fortificazioni godono delle maggiori probabilità di sopravvivenza. Gli altri si trovano costretti a lottare per la propria sopravvivenza, contando unicamente sulle proprie risorse e abilità.

La Notte del Giudizio

In una di queste notti, entriamo nell’abitazione dei Sandin, una famiglia di nuova ricchezza che sembra non avere nemici evidenti. Tuttavia, quando il figlio più giovane decide di far entrare un giovane che chiede protezione dalla morte certa, inizia un incubo che mette in discussione i valori fondamentali dell’integrità familiare. “La Notte del Giudizio”, criticamente acuto, riesce a toccare le corde sensibili che il cinema contemporaneo, soprattutto in ambito americano, cerca costantemente di evitare.

La Notte del Giudizio

Durante la visione de “La Notte del Giudizio”, è difficile non riflettere sulla plausibilità di un simile futuro, in cui le persone agiate si barricano nelle loro dimore, disprezzando chi è meno fortunato, allo stesso modo di chi è riuscito a ottenere la stessa fortuna. La ricchezza, e la sua mancata redistribuzione, portano nel 2022 a un regime dispotico immaginato dal regista e sceneggiatore, lo “Sfogo”, pratica che serve solamente a giustificare opportunità di guadagno. La società è sempre più imprigionata nella corsa al denaro e nella necessità di possedere sempre più.

La Notte del Giudizio

Anche quando le coscienze avvertono che questa ossessione per il possesso sia distorta, spesso si preferisce distogliere lo sguardo, sperando che qualcuno prima o poi rimuova un mattone sbagliato da una fragile piramide. Attraverso la consueta dinamica dell’home invasion con “La Notte del Giudizio”, DeMonaco stimola anche le menti degli spettatori dall’altra parte dello schermo, suscitando dilemmi morali riguardo a uno dei possibili scenari sociali del futuro che auspichiamo di non dover mai affrontare.

Dove Vedere La Notte del Giudizio
la notte del giudizio
La Notte del Giudizio
James DeMonaco con "La notte del giudizio" immagina un'economia capitalista disumana che permette ogni genere di crimine durante un eveto denominato 'lo sfogo'. La famiglia Sandin, nel contesto di questa notte, rivela conflitti morali in una società frantumata tra ricchezza e disuguaglianza.
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