Spacciandosi per un razzista bianco, un poliziotto afroamericano s’intrufolerà tra le fila del Ku Klux Klan locale, costringendo un suo collega ebreo a spacciarsi per lui quando dovrà incontrarne i membri.
Spike Lee ritorna al cinema e lo fa nel migliore dei modi, dimenticandosi di essere Lee e omaggiando i film di rapina e assedio che popolavano le sale cinematografiche nel ventennio ‘65-’85.