La Notte del Giudizio – Election Year

La Notte del Giudizio – Election Year


Lotta per la libertà in un mondo deviato

Una regola commerciale del cinema americano sembra essere la stessa da anni, inossidabile al tempo e alle mode e questo “La notte del giudizio – Election Year” ci entra con tutte “le scarpe”. Quando un soggetto continua a trovare successo al botteghino convincendo a tornare in sala, produttori e team creativo cerano ogni modo per creare segui di ogni tipo.

Fortunatamente il futuro distopico creato da James DeMonaco si presta a essere portato sul grande schermo nei più svariati modi. L’idea sociale alla base della saga de “La notte del giudizio” è sempre la stessa, ossia che una volta all’anno negli Stati Uniti d’America per una notte è concesso al popolo di riversare per le strade compiendo qualsiasi tipo di crimine.

Election Year

In questo terzo episodio però DeMonaco s’interroga su come reagirebbero le istituzioni quando i cittadini sono per la maggior parte stanchi di questa pratica e stanno per eleggere qualcuno che la smantelli. In “Election Year” troviamo nuovamente il sergente Leo Barnes (Frank Grillo), che dopo aver compreso il marcio che si cela dietro “lo sfogo”, si ritrova a fare la guardia del corpo alla candidata Charlie Roan, senatrice che dopo essere sopravvissuta anni prima al massacro della sua famiglia durante la notte del giudizio, ha deciso di opporsi al partito di maggioranza che l’ha istituita.

Election Year

Ad alimentare il malcontento popolare ci sono anche le notizie di come “lo sfogo” sia in realtà utilizzata dai cosiddetti “Nuovi Padri Fondatori” per falciare le classi sociali più deboli così da contenere la spesa pubblica senza intaccare i grandi patrimoni. Una simile verità aiuta ovviamente non poco la scalata elettorale della Roan mettendone a rischio la vita durante “lo sfogo” annuale, che per la prima volta concederà l’uccisione di qualsiasi cittadino.

Election Year

Leo e la senatrice si ritroveranno ad affrontare una lunga notte in cui tutti vogliono ucciderli, ma fortunatamente troveranno aiuto in persone del tutto inaspettate. Dopo la moralità del singolo, l’importanza della collettività, con “Election Year” James DeMonaco, nuovamente sceneggiatore e regista, affronta la corruzione politica e come questa pieghi l’informazione a proprio piacimento, così da manipolare facilmente l’opinione pubblica.

Il film, come il precedente, è un b-movie incentrato sull’azione e la sopravvivenza, ma questa volta risulta ancora più diretto nel parlare delle tematiche fulcro della storia con lo spettatore. Quest’ultimo si ritroverà per la terza volta di fronte a una pellicola interessante più per i messaggi che veicola, che per la messa in scena generale che risente della sua natura di pellicola dal budget ridotto.

Election Year

“La notte del giudizio – Election Year” come detto in principio cambia nuovamente il punto di vista e di conseguenza le riflessioni che vuole portare sul grande schermo. Rispetto al primo capitolo gli anni trascorsi hanno fortemente cambiato la società, basti pensare a ragazzi e ragazze che non conoscono il periodo prima dello sfogo, o dei turisti che vanno in America solo per parteciparvi.

Election Year

Il degrado sociale rispetto ai precedenti episodi ha raggiunto un proprio apice, quindi l’idea di spostare l’attenzione verso la politica e come questa influenzi le persone in “Election Year” si rivela la deriva più ovvia per la saga. Essendo questo un terzo capitolo ci si sarebbe anche aspettati una flessione, una riproposizione di momenti già visti in precedenza, invece seppur non reinventando la ruota “La notte del giudizio – Election Year” porta a termine una lucida riflessione sulla necessità che il popolo non accetti pedissequamente gli ordini impartiti dall’alto, che le rivoluzioni servono ma che anche i modi con cui queste vengono attuate sono importanti, capaci di decretarne il successo o il fallimento.

Election Year

James DeMonaco chiude di fatto una saga iniziata brillantemente con il primo capitolo, proseguita fino al terzo mostrando qualche incertezza nella messa in scena, ma abilmente sopperita da un arco narrativo a suo modo completo e congruo. “La notte del giudizio – Election Year” arriva col fiato corto alla fine, ma rimane comunque una degna conclusione di un racconto tutto’altro che banale.

Dove Vedere La notte del giudizio - Election Year
La notte del giudizio - Election Year
La Notte del Giudizio – Election Year
Nel contesto di corruzione politica e disuguaglianza sociale, il film esplora la resistenza contro il sistema. Con un'azione avvincente e messaggi sociali, il film rappresenta un'evoluzione della saga mentre si sforza di bilanciare budget ridotto e significato profondo.
2.5
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