Damsel

Damsel – Delusione senza sfumature

La visione di “Damsel”, film diretto da Juan Carlos Fresnadillo e interpretato da Millie Bobby Brown, suscita l’impressione di trovarsi di fronte all’episodio pilota di una serie televisiva poco originale, ma con un potenziale possibile. Forse “Damsel” è esattamente il film perfetto per il pubblico televisivo di Netflix, oppure è semplicemente un prodotto mediocre che un tempo, almeno qui in Italia, avrebbe rinvigorito le fila degli scaffali di molte videoteche, costrette a procurarsi titoli di punta del mese per sbloccare il catalogo di questo o quel distributore. Difficile dirlo, ma in una situazione simile, forse, sarebbe pure diventato un piccolo cult del panorama domestico.

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Oggi, con la distribuzione internazionale, senza finestre, e la pubblicità mirata verso il pubblico di riferimento, “Damsel” si dimostra una pellicola mediocre, incapace di creare personaggi interessanti o una cornice di eventi e ambientazioni che la salvi dall’anonimato che la pervade. Il film è così vuoto da consentire a chiunque di inserirvi qualsiasi tipo di riflessione, dalla più scontata femminista a riflessioni cinefile di qualsiasi genere e dimensione, ma senza mai andare oltre le banalità. “Damsel” evidenzia tutti i limiti della macchina produttiva Netflix quando non funziona, come accade il più delle volte. Il racconto basilare vede una principessa ingannata dal marito e dalla suocera, costretta ad affrontare un drago per mettersi in salvo e vendicarsi del torto subito.

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Fresnadillo ha a disposizione un budget di 60-70 milioni di dollari, un’attrice in ascesa come Millie Bobby Brown, e un cast di comprimari con nomi come Robin Wright, Angela Bassett e Ray Winstone. Nonostante ciò, il film non riesce a tirare fuori una delle migliori performance della sua protagonista, né a caratterizzare in modo più profondo i personaggi secondari. Inoltre, non riesce nemmeno a dare personalità visiva al film, abusando della computer grafica che, nonostante il budget disponibile, risulta mediocre in ogni suo aspetto. “Damsel” è un film che non emoziona, ma che, pur funzionando nella sua faciloneria, riesce comunque a annoiare, facendo desiderare l’arrivo dei titoli di coda quanto prima, così da potersi dedicare ad altro.

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CONCLUSIONI
Nonostante un cast di talento e un budget consistente, il film non riesce a emozionare né a offrire una visione visivamente accattivante. Risulta piuttosto noioso e privo di impatto, deludente rispetto al suo potenziale.
1.5
VOTO
Tyler Rake 2
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Tyler Rake 2

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