X-MEN: Dark Phoenix – Completamente fuori controllo
La giovane Jean Grey (Sophie Turner) da piccola scopre di avere dei poteri telepatici che è incapace di controllare. Dopo aver accidentalmente causato un incidente automobilistico dove perderà la madre viene affidata al dottor Xavier (James McAvoy), il quale accogliendola nella sua scuola l’aiuterà a controllare il proprio potere rimuovendo dalla sua memoria il trauma. Molti anni dopo quando ormai lei è una X-MEN a tutti gli effetti durante una missione nello spazio, entrerà in contatto con un potere enorme che metterà in pericolo la sua esistenza e quella dell’intero pianeta.
Simon Kinberg, sceneggiatore di quella perla che è “X-MEN: Giorni di un futuro passato”, dirige questo capitolo conclusivo delle avventure dei supereroi mutanti, ma il prezzo che si ritrova a pagare per essere balzato dietro la macchina da presa è salatissimo. La pellicola infatti riesce nel non facile compito di deludere gli appassionati del fumetto originale, gli amanti della saga cinematografica e il pubblico in cerca di intrattenimento. Con questa tripletta è veramente difficile trovare qualcuno a cui questo “X-MEN: Dark Phoenix” possa piacere. I problemi che affliggono il film sono pochi ma estremamente gravi.
Partendo da una sceneggiatura incapace a infondere uno spessore ai personaggi ed eventi portati sullo schermo, si aggiunge una regia completamente inadeguata nel dare il giusto ritmo e coesione al tutto. Ancora una volta il fallimento di una pellicola del genere sta nella mancanza di tempo, Kinberg non è capace di gestire nel modo migliori i momenti cardine della sceneggiatura da lui stesso scritta ed il risultato è un film che procede a compartimenti quasi scollegati tra di loro.
Non bastano una manciata di sequenze realmente riuscite, come ad esempio quella ambientata nel treno, per risollevare il film dalla piattezza assoluta. Nemmeno gli attori aiutano, perché l’ottimo cast, purtroppo, non fa altro che sottolineare la scelta infelice di affidare a Sophie Turner il ruolo di protagonista. Questo “X-MEN: Dark Phoenix” si rivela la triste conclusione di una saga che meritava ben altro epilogo.