The Polar Express

The Polar Express – E’ di Nuovo Natale!

Certe occasioni accadono una sola volta nella vita, e quando si presentano non bisogna riflettere sul da farsi ma buttarcisi inconsciamente, per non ritrovarsi un giorno a pensare: “Se quella volta….”. Questo è sicuramente uno dei messaggi chiave di “The Polar Express” lungometraggio animato diretto da Robert Zemeckis tratto dal libro di Chris Van Allsburg, che ci trasporta all’interno di un treno magico diretto verso il Polo Nord il giorno della vigilia di Natale. I passeggeri dell’espresso sono tutti dei bambini bisognosi di qualcosa, chi deve trovare la fiducia in se stesso, chi l’amore degli altri ma soprattutto, chi non deve perdere la speranza che ciò in cui crede sia vero.

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Presto fatto l’avventura in cui i bambini si imbarcheranno assieme al controllore Tom Hanks, avrà dell’incredibile e lascerà il segno nell’animo in ognuno di loro. Dopo aver girato ogni tipo di film a largo utilizzo di effetti speciali, il papà della serie “Ritorno al futuro” decide di cimentarsi con la computer grafica, modellando questi a suo piacimento. Il risultato, sicuramente non è perfetto ma il film in questione ha un merito talmente semplice da apparire scontato: sa di essere un lungometraggio animato per tutte le età. Infatti in “The Polar Express”, non c’è traccia di tutte le citazioni meta-cinematografiche care alle ultime produzioni di questo tipo.

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Al contrario c’è la voglia di proporre un prodotto godibile da qualsiasi tipo di spettatore, dal bambino di cinque anni all’adulto di ogni età, tessendo sulle immagini vari strati narrativi. Zemeckis propone un ritorno al passato per quel che riguarda lo stile del racconto, riportandoci alla mente i vecchi classici Disney che la casa sembra non essere più in grado di proporre da molto tempo. Il film trasporta nell’avventura gli spettatori più giovani coinvolgendoli grazie a tutti i personaggi che appaiono sullo schermo, ma riesce, probabilmente per l’universalità dei temi trattati, a mantenere accesa l’attenzione dello spettatore più adulto il quale non si ritroverà con la semplice morale dichiarata, ma la assaporerà ed interpreterà con il proseguo del racconto.

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A condire il tutto oltre a un buon uso della computer grafica che non può rivaleggiare per complessità con le produzioni Pixar o PDI, ma che nemmeno sfigura, troviamo le musiche di Alan Silvestri che descrivono perfettamente ogni situazione. Dopo le innovative storie pixar, e le dissacranti avventure Dreamworks/PDI, sembra strano rimanere stupiti da una storia tanto semplice ma proprio per questo efficace più di molte altre. Un nuovo classico da vedere e rivedere arriva proprio dalla più inaspettata coppia del cinema contemporaneo ossia Zemeckis e Tom Hanks (che qui presta movenze a quattro diversi personaggi), quindi non vi resta che farvi obliterare il biglietto e sedervi nelle poltrone del Polar Express e vivere un’avventura deliziosa.

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