The Matrix Revolutions – Ritorno all’origine
Terza e ultima parte della saga diretta dai fratelli Wachowski, “The Matrix Revolutions” porta a termine tutte le linee narrative costruite nel secondo capitolo, quel “Reloaded” tanto odiato e discusso da buona parte degli amanti del primo film. La storia riprende esattamente dove questa era rimasta e troviamo l’agente Smith che si sta moltiplicando all’interno della matrice cannibalizzando ogni cosa, mentre Neo è intrappolato in una sorta di limbo virtuale, dopo essere entrato in come nel mondo reale. Intanto le macchine si preparano a sferrare l’attacco decisivo a Zion, distruggendo la resistenza umana, così da poter resettare l’intero sistema e ripartire da capo, in attesa dell’ennesima anomalia sistemica (un nuovo eletto).
Purtroppo l’azione delle macchine questa volta rischia la distruzione di ogni cosa, anche di loro stesse, in quanto l’agente Smith sta sconvolgendo l’intero equilibrio su cui poggia il sistema e l’unico che può mettere fine a tutto questo è Neo. Quest’ultimo liberato da Morpheus e Trinity, inizierà un viaggio disperato verso la città delle macchine. L’obbiettivo è convincere il Deus Ex Machina ad accettare un patto: la distruzione di Smith in cambio della pace con la razza umana. “The Matrix Revolutions” lascia fin dal titolo intuire come il racconto che andrà a dispiegare davanti allo sguardo sia quello conclusivo, la storia di come gli equilibri tra uomini e macchine saranno rivoluzionati.
Se le dimensioni contano, questo terzo capitolo non fa nulla per ridurle. Nelle due ore e poco più di durata, il film dei Wachowski si rivela essere un mix con toni decisamente epici dei primi due capitoli. Troviamo tutti gli aspetti migliori ingigantiti a dismisura, diventando debordante in più punti. Le scene d’azione miscelano ancora effetti speciali e stunt acrobatici di prim’ordine, portando sullo schermo delle battaglie dall’impatto visivo devastante (l’assalto delle macchine a Zion è un’esperienza visiva esaltante per qualità della realizzazione).
A controbilanciare la natura spettacolare, troviamo una sceneggiatura non più estremamente verbosa come in “The Matrix Reloaded”, comunque densa di eventi, ma allo stesso tempo snella e capace di portare in avanti il racconto senza mai intaccarne il ritmo, a riprova di come la lentezza della precedente pellicola voluta e ricercata. “The Matrix Revolutions” non è però esente da difetti, uno su tutti il mancato equilibrio da parte della sceneggiatura tra filosofia e religione, ove quest’ultima specialmente nella parte finale tende ad avere un peso specifico oltremodo sbilanciato (i riferimenti al cristianesimo sono fin tropo palesi e potrebbero in effetti infastidire).
Poi, al terzo episodio della saga, si sente maggiormente il peso di un mancato approfondimento, delegato però agli episodi di “Animatrix” soprattutto a quello intitolato “Il secondo rinascimento”, di come sia scoppiata la guerra tra umani e macchine. Certamente il ritmo indiavolato del film riesce a calmierare alcuni vuoti narrativi, ma il senso di smarrimento, specie nella parte finale in cui Neo cercherà il confronto con le macchine, rimane comunque sopra la soglia di guardia. “The Matrix Revolutions” è una pellicola subordinata alla precedente, potrebbe essere comunque compresa senza la visione del primo capitolo, ma è assolutamente incomprensibile senza quella di “The Matrix Reloaded”, con il quale va a formare un unicum visivo/narrativo.
Ancora una volta la storia raccontata dai Wachowski rivela una critica, anche abbastanza feroce, sulle scelte operate dall’uomo nei confronti di ciò che non comprende. Sembra proprio che l’umanità tenti di distruggere quello che gli è oscuro, invece di compiere un passo in avanti per scoprire nuove realtà e possibilità. Ironia della sorte l’agente Smith che più di ogni altra cosa odiava la natura umana, finirà per incarnarla talmente bene nei suoi lati peggiori, su tutti la brama di potere e autorità, al punto che questa ne decreterà la sua distruzione.
Il suo egoismo lo porterà a stravolgere ogni equilibrio all’interno della matrice, diventando così un pericolo per le macchine, che troveranno in un uomo, Neo, l’essere che più di tutti odiano, l’unica via di salvezza. I Wachowski ci ricordano che purtroppo, serve un nemico comune per mettere pace tra diverse specie e oggi come allora, questa sembra essere una desolante verità. “The Matrix Revolutions” è la degna conclusione di una saga che ha riscritto buona parte delle regole a cui si rifacevano i blockbuster, regalando allo sguardo un racconto epico di assoluto fascino al di là dei pregi e ovvi difetti.