The Conjuring: Per ordine del diavolo – L’orrore incontra la detective stories
“The Conjuring: Per ordine del diavolo” è il terzo capitolo dedicato alle “avventure” paranormali dei coniugi Warren, che perde il suffisso numerico e pure il regista originale James Wan, qui sostituito da Michael Chaves. La storia vede Ed e Lorraine Warren, ancora una volta Patrick Wilson e Vera Farmiga, alle prese con una maledizione che pesa sul giovane Arne Johnson. Questo dopo aver assistito i due durante un esorcismo, incautamente decide di barattare con un potente demone il suo corpo, a patto che questo lasci finalmente in pace il fratello minore della sua fidanzata, il piccolo David.
Una volta che la presenza s’impadronirà completamente del suo corpo farà compiere ad Arne un omicidio. Arrestato il giovane ora ha solamente una speranza: i Warren. I due inizieranno un’indagine per scoprire chi ha lanciato la maledizione che sta dietro al demone e per quale scopo, mettendo così le loro vite nuovamente a rischio, ma assieme alle loro anche quella del giovane Arne che va incontro a una condanna a morte.
Con “The Conjuring: per ordine del diavolo” è obbligatorio affrontare il classico “elefante nella stanza”, ossia il passaggio di testimone da Wan a Chaves. Il cambio di regia non è assolutamente indolore, dove il padre della saga costruiva con eleganza classica la tensione, il suo sostituto mette tutto in superficie, anche lo spavento che risulta sempre ampiamente programmato e poco emozionante. Dove però il regista americano riesce a convincere maggiormente è nella commistione tra horror e detective stories. Questo nuovo capitolo infatti abbandona gli spazi chiusi della sempre cara al genere casa infestata, abbracciando invece un racconto fatto di luoghi e personaggi sicuramente di più ampio respiro.
“The Conjuring: per ordine del diavolo” riscrive quindi le traiettorie a cui la saga ha da sempre abituato lo spettatore, mantenendo le coordinate visive dei precedenti capitoli e adattandole ad uno scenario più ampio. Chaves al contrario del precedente film da lui diretto, “La Llorona”, sembra essere molto più a suo agio nella gestione di set diversi su cui incasellare il racconto, ma proprio come nel film dedicato alla sposa messicana fantasma, fatica realmente a creare lo spavento.
Questo terzo episodio quindi seppur con molti aspetti positivi, due protagonisti ormai a loro agio nei personaggi, una produzione di altissima qualità, fatica a trovare un equilibrio per proporre un “terrore mainstream”, finendo quasi per diventare un thriller con punte sovrannaturali più che un horror. “The Conjuring: per ordine del diavolo” compie un passo in direzione di pellicole come “The Gift” di Sam Raimi, il che non è necessariamente un male, ma di sicuro deluderà chi si aspettava qualcosa sulla scia delle precedenti pellicole dedicate ai coniugi Warren.