In "La notte del giudizio per sempre," la quinta puntata della saga, la reintroduzione dello sfogo annuale negli Stati Uniti porta al collasso sociale. Il cambio di regista, con Everardo Gout, conferma la tendenza del franchise a privilegiare lo spettacolo sull'approfondimento narrativo. Il film, sebbene mostri idee interessanti, risulta un thriller convenzionale e stanco che spreca il potenziale della sceneggiatura.
Nel quarto capitolo della saga, "La Prima Notte del Giudizio," il regista cambia e la trama torna alle origini, esplorando l'inaspettato inizio della sanguinaria purga annuale. Tuttavia, il film si allontana dalla politica per concentrarsi sull'azione, risultando meno coinvolgente rispetto ai predecessori ma mantenendo il suo status di solido b-movie d'azione.
Tratto da un fatto realmente accaduto, "Pain & Gain" allontana il regista Michael Bay dal gigantismo dei blockbuster moderni, intrisi di mascolinità ed esplosioni, trasportandolo sulle rive ben diverse per tempi e dimensioni della black comedy.
Nel primo film Krasinski rivelò essere particolarmente dotato dietro la macchina da presa, costruendo abilmente tensione e conferendo una eleganza classica alla pellicola. Con questo secondo capitolo si confermano le qualità del regista/attore che riescono nuovamente a stupire.
A Quiet Place – Una famiglia silenziosa Al terzo film come regista John Krasinski decide con “A Quiet Place” di...