Un guerriero vichingo perde la propria figlia, uccisa da una delle creature che popolano il mondo in cui vivono. Da quel fatidico giorno si metterà alla caccia del mostro colpevole di aver portato dentro la sua vita tanto dolore. Le sue giornate si divideranno tra riposo e uccisioni, taglie da riscuotere e ricerca del suo obbiettivo, fina a quando potrà finalmente portare a termine la sua vendetta.
Nel mondo di “Fight Club” non esiste alcun tipo di redenzione per una società che si sta lentamente alienando. Il thriller diretto da David Fincher, tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, è il cupo manifesto di un mondo in cui il corpo sta per essere rimpiazzato da un oggetto, dove i sentimenti non contano e il cuore ha meno importanza di un divano.
Qui in Italia il Natale coincide sempre con il passaggio televisivo de “Una Poltrona per due”, film delle feste per eccellenza. Come lo sia diventato è un po’ un mistero, ma se io che ho superato la trentina d’anni da un bel po’, ricordo fin da piccolo che questo lo si vedeva sempre a Natale,…
“L’ora della violenza” non ha veramente nessun motivo per essere visto, come nessuno per evitarlo.
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