Questa commedia musicale non è solamente un film ben diretto e dosato nei ritmi, dalla colonna sonora straordinaria e riuscito sotto praticamente ogni aspetto. No, “The Blues Brother” è anche una satira nei confronti della società americana che ne mette alla berlina gli atteggiamenti più estremi.
Avengers: Endgame – Fine di una decade Esistono pellicole che diventano obbligatorie per gli autori. Ripercorrendo la saga di “Nightmare”,...
Quarto film cinematografico diretto da Luc Besson che trova un perfetto equilibrio tra componente narrativa e visiva. Storia di una relazione “impossibile” tra un uomo e una ragazza, “Léon” inizia come un thriller tesissimo regalando una sequenza di apertura al fulmicotone, lasciando il posto a un racconto di formazione a parti invertite.
“Overlord” è un film dagli intenti chiari e che raggiunge perfettamente senza sbavature alcune quanto si prefigge, ossia essere un b-movie in cui un gruppo di soldati americani fanno incetta di nazisti passando un percorso che abbraccia le derive horror.
Una messa in scena patinata fa da sfondo a una serie di eventi che vorrebbero riscrivere il mito dell’arciere di Sherwood, ma che alla fine risultano fuori luogo nelle parti migliori del film.
Drew Goddard infatti con un occhio a Tarantino e un altro al cinema giallo di un tempo, mette in scena con dovizia e precisione un film che auspica a essere un outsider produttivo capace di ritagliarsi un proprio spazio forte della sua personalità stilistico/narrativa.
Enorme, scemo, sopra le righe, oltremodo lungo, ma anche divertente. Tutto questo è “Aquaman” di James Wan, un film che trova il suo senso di esistere nella lotta interna tra lo spirito fumettistico e il cinema di avventura.
"Captain Marvel” è il ventunesimo film del Marvel Cinematic Universe (MCU) ed ha il duplice compito di presentare il personaggio di Carol Danvers, ma allo stesso tempo di preparare gli amati della continuity cinematografica al quarto capitolo dedicato agli Avengers.
In Manhunter Michael Mann trova un equilibrio perfetto tra estetica e contenuto, realizzando un film che segna un punto di svolta per il genere con cui inevitabilmente tutti dovranno confrontarsi.
James Cameron produce e adatta il manga “Gunnm” di Yukito Kishiro, affidando la regia a Robert Rodriguez che per l’occasione mette da parte gli eccessi del suo cinema e si confronta con una produzione ad altissimo budget.
Il cinema ritrova la tematica del viaggio, la strana coppia che strappa risate (amare) all’inizio e commozione alla fine, ma soprattutto il percorso che cambia la percezione di ogni cosa
Spacciandosi per un razzista bianco, un poliziotto afroamericano s’intrufolerà tra le fila del Ku Klux Klan locale, costringendo un suo collega ebreo a spacciarsi per lui quando dovrà incontrarne i membri.