Ocean’s Eleven

Ocean’s Eleven – Un classico inatteso

George Clooney prende il posto di Frank Sinatra nel remake di “Ocean’s Eleven” diretto da Steven Soderbergh, regista poliedrico che proprio con questa commedia da vita al titolo per cui verrà maggiormente ricordato presso il grande pubblico. L’idea alla base è tanto perfetta quanto glamour, riunire un gruppo di star affidando loro abbastanza libertà nella caratterizzazione dei personaggi, per poi incastrarli all’interno di un heist movie che rinuncia alla serietà per abbracciare i toni più leggeri della commedia. Il risultato è uno spettacolo in cui l’estetica prende il sopravvento e diventa cifra stilistica, grazie alla bravura di Soderbergh nella gestione del racconto e del singolare divismo che compone il cast.

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Danny Ocean (Clooney) è un ladro e truffatore finito in carcere per una rapina andata male. Negli anni trascorsi in cella ha però meditato su due cose fondamentali, la perdita della moglie Tess, causata dal suo stile di vita, ma anche su come realizzare la rapina di tutti i tempi. Uscito di prigione Ocean assieme all’amico Rusty (Brad Pitt), metterà insieme una squadra di undici persone tutte con abilità specifiche con lo scopo di rapinare tre dei più grossi casinò di Las Vegas contemporaneamente. Casualmente il trio di strutture appartengono tutte allo stesso proprietario, Terry Benedict (Andy García), attuale compagno dell’ex moglie di Ocean. Danny infatti, oltre alla rapina, farà di  tutto per riconquistare la donna che ama.

Ocean’s Eleven

Dal 1960 al 2001 ad accomunare l’originale “Ocean’s Eleven” (in Italia conosciuto come “Colpo Grosso”) con il suo remake troviamo lo stesso autore del soggetto, lo scomparso George Clayton Johnson a cui si devono tra l’altro opere come “La fuga di Logan”. Se l’idea alla base è più o meno la stessa, i quarant’anni passati si riflettono profondamente nel ritmo come pure nella messa in scena. Il film diretto da Steven Soderbergh non è una copia carbone dell’originale, ma si diverte a reinterpretare ogni aspetto che rese celebre il titolo classe 1960. Se lo scenario che fa da sfondo agli eventi è sempre Las Vegas con la sua pioggia di luci, a cambiare sono le fondamenta.

Ocean’s Eleven

Prima di tutto i personaggi non sono più ex militari, ma tutti dei criminali che cercano in qualche modo il riscatto personale con strade diverse. Poi in questo nuovo “Ocean’s Eleven” si gioca molto di più con la spettacolarità resa possibile dall’ovvio avanzamento tecnologico dell’industria cinematografica. Il montaggio, ancora una volta nel cinema del regista americano, diviene il pilastro su cui poggiare saldamente le redini del racconto. Frizzante e perfetto nello scandire i ritmi della commedia, quanto  meticoloso e ricercato nel mettere in scena il momento più importante dell’intero film: la rapina. Soderbergh in “Ocean’s Eleven” sperimenta di meno ma si diverte palesemente molto di più, mettendo la sua esperienza al servizio del racconto.

Ocean’s Eleven

Un enorme contributo alla riuscita finale della pellicola viene anche dal gruppo di attori riuniti per l’occasione. Se Clooney e Pitt sono le figure su cui poggia l’intera oprazione, il resto del poliedrico cast s’incastra alla perfezione nei meccanismi dello spettacolo, senza scalpitare per ottenere maggior presenza scenica. “Ocean’s Eleven” è un caso più unico che raro, in cui un remake verrà sicuramente ricordato maggiormente dell’opera originale da cui è stato tratto. Tra i tanti motivi che rendono possibile questo, quello più ovvio è da riscontrare nella maggior attrattiva che la messa in scena moderna conferisce al soggetto. Il film di Soderbergh può contare su un aspetto giocoso datogli dai tanti gadget tecnologici usati per compiere la rapina.

Ocean’s Eleven

Da mezzi radiocomandati, hackeraggi informatici, fino ad arrivare a esplosioni elettromagnetiche, c’è davvero ogni sorta di diavoleria tecnologica che ricorda un po’ i Bond ma anche i vari “Mission: Impossible”, senza ovviamente l’esasperata parte dedicata all’azione propria dei film di quelle saghe. Insomma “Ocean’s Eleven” mescola al meglio un sacco di elementi, che gli conferiscono una personalità unica che supera quella dell’originale e non viene minimamente intaccata dal tempo nonostante gli oltre vent’anni ormai passati dalla sua uscita. Se il film del 1960 è divenuto un cult grazie a questa moderna rivisitazione, la pellicola di Steven Soderbergh si è trasformata a suo modo in un “classico” che mantiene intatti tutti i suoi punti di forza ancora oggi.

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