Sesso, auto, case, vestiti firmati ed il potere di cambiare la vita a una persona grazie ad un semplice bisturi, tutto questo e molto altro nella serie “Nip/Tuck”. Lo studio McNamara/Troy è il non plus ultra della chirurgia estetica che si può trovare a Miami, i due soci, nonché amici per la pelle nel privato, possono realizzare il sogno di chiunque. Siete dei criminali in cerca di una nuova identità, avete la paura che il vostro viso riveli la vostra età, o magari volete nascondere qualche parte del vostro passato non solo nella vostra memoria ma anche agli occhi del mondo, beh loro possono accontentarvi, a patto che siate disposti ad accollarvi la parcella.
Serie televisiva che trova nell’accostamento degli opposti il suo splendido motore narrativo. In Nip/Tuck la storia si struttura in due semplici livelli, realtà ed apparenza, questi due sono lo specchio delle vite dei protagonisti. Il dottor Sean McNamara un ottimo chirurgo, un padre affettuoso ed un compagno fedele ma anche un amico su cui contare; Christian Troy è un donnaiolo, un aitante quarantenne dai facili costumi che da molto peso alla sua immagine, un gatto selvaggio che non riesce a costruire legami e affetti con nessuna delle donne con cui esce, ma che vede nella famiglia dell’amico l’unica fonte di calore affettivo a cui tenere e alla quale aggrapparsi.
Ma nella serie creata da Ryan Murphy, tutto si ribalta e come dice il dottor Troy “La bellezza è simmetria”, ma in questo caso non va visto solo a livello estetico ma anche da quello interiore. Non basta il bisturi come correttore di madre natura per rendere migliore una persona, la vera bellezza arriva quanto l’equilibrio tra l’estetica esteriore ed l’appagamento interiore vanno di pari passo su percorsi paralleli.
Non è un caso quindi che la domanda “Cos’è che non le piace di se stesso?”, rivolta a chi va da loro a chiedere un intervento, assuma connotati e significati che vanno ben al di là della sola ricerca di perfezione estetica. Forse è proprio per il gioco di opposti visuale ed emotivo che si finisce a voler bene ad entrambi i protagonisti, un po’ per via del fatto che il padre di famiglia, sincero e leale, si rivela a tratti peggiore del collega selvaggio e senza meta, ma dall’altra parte il donnaiolo si scoprirà più amorevole e puro di chiunque altro.
Ma tra i due non ci sono segreti cosa che invece entrambi hanno con le persone che vogliono loro bene, come ad esempio la moglie di Sean vero collante tra i due, anche quando questa rivelerà loro una verità inconfessabile, la quale tra tutte le donne che si vedono nella serie sfoggia un’autentica bellezza, l’equilibrio ricercato da molti pazienti trova in lei l’ideale compimento, liberando nelle immagini la fierezza di mostrare al mondo tutta se stessa, compresi i segni del tempo che la rendono perfetta e autentica senza bisogno di alcuna modifica.
Nip/Tuck tocca un sacco di temi nel dipanarsi dei suoi episodi, dall’amore alla maternità, passando per il tradimento, ma la cosa che crea maggiormente curiosità nella vicenda è ancora la messa in scena dell’opposto. Per quanto sia bello e confortevole lo studio è stupefacente ammirare quanto sia grottesco il lavoro che in esso viene svolto a ritmo di musica, è incredibile vedere il contrasto tra linguaggio del corpo, sempre perfetto, e quello verbale, il più delle volte grottesco e scabroso. Ma bianco e nero coesistono sullo stesso piano di NIP/TUCK e appena finito di vedere uno dei tanti prodigi di una lama da 15mm ne vogliamo subito un altro.