Natale sul divano del pigro

 

Qui in Italia il Natale coincide sempre con il passaggio televisivo de “Una Poltrona per due”, film delle feste per eccellenza. Come lo sia diventato è un po’ un mistero, ma se io che ho superato la trentina d’anni da un bel po’, ricordo fin da piccolo che questo lo si vedeva sempre a Natale, lo trasforma in una istituzione ormai. Siamo fortunati però, perché poteva capitare con un film brutto, piuttosto che con la divertente rivisitazione de “Il principe ed il povero” ad opera di John Landis. Pensate se il film natalizio per antonimasia del palinsesto TV fosse stato ad esempio “Leprechaun”… Meglio non pensarci in effetti, passiamo oltre.

A casa del pigro però, il Natale non si festeggia solamente con pandoro, spumante e John Landis, anzi solitamente i primi due ci sono sempre, ma il terzo quasi mai. Si io non guardo “Una poltrona per due” ormai da anni, ma nel tempo ho identificato dei film che per via dei più disparati motivi, su tutti il fatto che non ci sia nemmeno un bar aperto dove andare a bere una caffè, che rivedo per riempire le giornate festive, quando non le passo mangiando panettoni come non ci fosse un domani. Devo dire che io non mangio praticamente quasi mai dolci, per cui ho molte ore da riempiere distante da pranzi e cene varie.

Ma non voglio perdere altro tempo a raccontarvi come io passo le festività. Quindi passiamo subito ai film che sono un appuntamento fisso durante la pausa natalizia. L’ordine è casuale, quindi non è una classifica di gradimento, ma semplicemente i film che ogni anni guardo mentre gli altri brindano e si abbuffano. In linea di massimo sono tutti film famosi e chi ama il cinema, ma anche se stesso dovrebbe già possedere. Se foste però tra coloro che non li hanno mai visti o peggio non li conoscono cliccate sul poster e fate ammenda.

Bastardi senza gloria.

Sembrerà strano ma “Bastardi senza gloria” di Tarantino è uno dei film che ogni Natale finisce dentro al lettore Blu-ray. Uno si aspetterebbe qualcosa di più natalizio e meno violento visto il periodo, ma invece è proprio in questi giorni che posso godermi, come fosse la prima volta, quello che per me è ad oggi il capolavoro assoluto del regista americano. Non ho mai scritto nulla nel su questo film, ma sappiate che è stato amore a prima vista, tanto da averlo visto più volte al cinema. “Bastardi senza gloria” è per me la pellicola definitiva di Tarantino, dove questo ha raggiunto una maturità assoluta sotto ogni aspetto realizzativo, capace di scalzare “Pulp Fiction” dal podio relegandolo ad una seconda posizione a pari merito con “Kill Bill 1 -2”. Ma il film ambientato nella seconda guerra mondiale, distanzia tutti con destrezza.

C’era una volta in America.

Allora non credo che il film abbia bisogno di presentazioni. “C’era una volta in America” è un capolavoro, senza se e senza ma. Il titolo da portare sull’isola deserta, ma anche quello da custodire gelosamente, perché vero e proprio testamento di uno dei più grandi registi italiani. Il film di Sergio Leone è proprio una visione obbligatoria natalizia a causa della sua titanica durata. Purtroppo se c’è una cosa che odio è guardare un film dividendolo in parti per problemi di tempo, non lo faccio mai. Io non riesco a guardare un qualcosa a pezzi, quando inizio la visione la devo portare a termine, sono concesse solamente le pause per andare in bagno. Ecco che le quasi quattro ore di film difficilmente si sposano con il post cena, che ne so, del martedì con sveglia il giorno successivo alle sette del mattino per andare a lavoro. Questo trasformerebbe la mia giornata in un tour de force mica da ridere. Quindi durante il Natale ritrovandomi magari con un pomeriggio completamente libero da impegni, posso gustarmi nuovamente questo capolavoro.

Barry Lyndon

Per fugare qualsiasi dubbio in merito, “Barry Lyndon” è il film di Stanley Kubrick che preferisco. Adoro praticamente ogni pellicola del regista americano, ma questo dramma in costume dalla durata spropositata e fotografia meravigliosa esercita sul sottoscritto un fascino esclusivo. Appena le note di “Sarabande” di Händel irrompono nello schermo, il mio cuore raggiunge uno stato di pace e beatitudine inspiegabile e che onestamente non ho nemmeno voglia di raccontare, sappiate che è così e basta. Proprio come per il film di Sergio Leone, anche “Barry Lyndon” ha una durata tale da rendere ostica la visione durante l’ordinarietà della vita quotidiana. Ecco perché le feste diventano un momento perfetto per respirare la grandiosità di questa opera.

E.T. l’extra-terrestre

Steven Spielberg signori miei è un regista con cui tutti devono confrontarsi prima o poi. Molti lo considerano alla stregua di un rigattiere di terzo ordine, ma la verità è che rimane uno dei più grandi autori cinematografici attualmente in vita. Ma senza divagare troppo, parliamo di “E.T. l’extra-terrestre”. Quando lo vidi la prima volta ero un bambino, avrò avuto cinque anni credo. Andai al cinema con i miei genitori probabilmente qualche anno dopo la sua uscita, quando iniziavano ad esserci i primi videoregistratori VHS nelle case. A quel tempo la programmazione infrasettimanale delle sale cinematografiche spesso era dedicata al recupero di titoli già usciti. Sembra assurdo visto che rivedere un film oggi è una cosa scontata, ma prima delle videocassette, dvd, streming o altro, l’unico modo era sperare in una controprogrammazione della sala più vicina a casa che riproponeva vecchi successi, magari in serate “stanche” per risparmiare sul noleggio pellicola. Beh “E.T. l’extra-terrestre” è il film di Natale perché proprio come quando ero bambino, lo rivedo ancora assieme ai miei genitori, magari dopo il pranzo del 25 dicembre (a casa mia non c’è mai chissà quale particolare menù, solitamente cappone lesso o ripieno e qualche contorno. Diciamo che l’accoppiata Natale+parenti+mangiamofinoascoppiare non ha mai attecchito molto).

Le dodici fatiche di Asterix

Ed è arrivato anche il momento cartoons. Fin da bambino aspettavo sempre le festività Natalizie per stare a casa da scuola qualche giorno, ma anche perché in televisione passavano puntualmente i film di Asterix. Li guardavo sempre tutti, tranne un anno molto triste in cui questi furono trasmessi sui canali a pagamento di Tele+. Per un bambino come il sottoscritto quello fu un Natale bruttissimo (niente pay tv all’epoca). Tra i vai lungometraggi, i due che preferivo erano “Asterix e Cleopatra” e “Le dodici fatiche di Asterix”. Quest’ultimo lo guardo ancora adesso e lo trovo sempre dannatamente divertente. Una delle fatiche che i nostri protagonisti devono affrontare è chiamata: “La casa che rende folli”. Se avrete occasione di vedere questo film d’animazione, quando arriverete a questo punto il parallelo con un qualsiasi ufficio pubblico…beh lo capirete da soli.

Matrix

Ultimo film delle mie feste è Matrix, il primo e incredibile capitolo della trilogia. Anche di questa saga non ho mai parlato, ma potrebbe essere argomento da trattare durante il 2018. Dopo dei film splendidi ma comunque “impegnativi”, serve sempre un qualcosa di divertente e adrenalinico. Dopo quasi vent’anni il film delle ormai sorelle Wachowski, porta ancora con sé una carica spettacolare insuperabile. Un perfetto mix di azione, sci-fi su di uno sfondo futuristico e post apocalittico, che ad oggi ha ancora pochi eguali. Piani narrativi diversi intrecciati e fusi assieme con una maestria disarmante, effetti speciali che risentono in alcuni casi il peso degli anni, ma che non intaccano lo spettacolo di visione in visione. A Natale i toni freddi della fotografia di Matrix sono un appuntamento a cui non rinuncio mai.

E I VOSTRI FILM DELLE FESTE QUALI SONO?

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