Misteri dal profondo – L’action sci-fi che vorrebbe essere un cult
Devo ammetterlo: durante la visione di Misteri dal profondo, mi sono sorpreso a pensare che se avessi avuto 13 o 14 anni, questo film sarebbe stato un cult per me, da guardare e riguardare senza sosta. Diretto da Scott Derrickson, il film ha tutti gli elementi che avrebbero catturato la mia attenzione da adolescente: azione, un pizzico di fantascienza, una spruzzata di horror e una protagonista femminile ammaliante.
La stessa attrattiva, probabilmente, funziona al contrario: se Anya Taylor-Joy colpisce il pubblico maschile, Miles Teller non è da meno per il pubblico femminile. Tuttavia, oggi ho quasi 44 anni e ai miei tempi non c’era Misteri dal profondo a entusiasmarmi e farmi innamorare della sua protagonista. C’era Speed di Jan de Bont con Sandra Bullock e Keanu Reeves. Se come adolescente sono stato più fortunato di quelli di oggi, lo lascio decidere a voi. Ma ora mettiamo da parte la nostalgia e analizziamo il film.
La trama: azione, mistero e un amore proibito
Misteri dal profondo racconta la storia di Levi e Drasa (interpretati rispettivamente da Miles Teller e Anya Taylor-Joy), due cecchini d’élite incaricati di sorvegliare una misteriosa gola dalla quale emergono creature di origine sconosciuta. Avvolto nel mistero, questo scenario diventa teatro di un legame inaspettato tra i due protagonisti. Dopo una serie di contatti a distanza, decidono di infrangere le regole e incontrarsi. Da qui nasce un amore sincero, ma la loro felicità è destinata a durare poco: un incidente costringe Levi a precipitare nella gola, seguito da Drasa, che si lancia per salvarlo. Da quel momento, la coppia dovrà unire le forze per sopravvivere in un vero e proprio inferno sulla Terra.
Un film prevedibile, ma con qualche punto di forza
Non serve aver visto più di due film nella vita per intuire l’andamento della trama già dal trailer. Misteri dal profondo si sviluppa in maniera abbastanza prevedibile, con poche sorprese lungo il percorso. Tuttavia, riesce a stupire grazie a un ottimo comparto visivo e a una regia solida.
Scott Derrickson dirige e produce una sceneggiatura scritta da Zach Dean, noto per script più funzionali che originali, spesso dimenticabili. E, purtroppo, anche Misteri dal profondo rientra in questa categoria. Ciò che lo salva dall’anonimato sono due protagonisti perfettamente calati nei loro ruoli, una colonna sonora ruffiana costruita su una playlist accattivante e una regia che, almeno a tratti, trasmette il divertimento del regista stesso.
Il problema principale? La durata eccessiva
Il vero difetto del film sta nella sua durata: due ore e poco più sono decisamente troppe per una storia il cui sviluppo è facilmente intuibile. Se Derrickson avesse tagliato 20-30 minuti, soprattutto nella prima parte, Misteri dal profondo sarebbe stato un’esperienza molto più coinvolgente. Invece, la narrazione si dilata inutilmente, lasciando spazio a momenti di noia.
Vale la pena vederlo?
Nonostante i suoi difetti, il film resta un’opzione valida per gli amanti del genere e per i fan dei due attori protagonisti. Derrickson sa fare il suo mestiere e porta a casa il risultato senza troppi problemi, realizzando un prodotto perfetto per il pubblico delle piattaforme streaming. Certo, se fossi più giovane probabilmente lo considererei un cult personale. Ma con qualche anno in più sulle spalle, continuo a preferire Speed e Sandra Bullock, lasciando gole misteriose, mostri e Anya Taylor-Joy alle nuove generazioni.