Gli Oscar 2018 confermano il leone veneziano

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Ormai i giochi sono fatti. Chi doveva vincere ha vinto e siamo tutti più o meno contenti. La novantesima edizione della notte degli Oscar, ha portato a una cerimonia di premiazione senza errori mirabolanti come la precedente, ma allo stesso tempo si è svolta senza particolari sorprese. Con queste mi riferisco ai premi assegnati, non tanto allo svolgimento della serata, poiché chi scrive stava dormendo mentre buona parte del mondo si trovava davanti alla televisione. Mai come questo anno la distribuzione delle statuette è stata tanto equa, nonostante noi italiani siamo tornati a casa con le mani quasi completamente vuote.
oscar-90-cinefilo-pigro-chiamami-col-tuo-nome-ivory-guadagnino “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino si è dovuto accontentare di essere arrivato in finale, poiché il premio alla miglior sceneggiatura vinto dal film è andato all’inglese Ivory. Chiuso il capitolo italiano, i due pesi massimi di questa edizione erano senza ombra di dubbio “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” e “La forma dell’acqua”.
A loro due i riconoscimenti più “pesanti” della serata. Il film di Martin McDonagh, si porta a casa i premi dedicati alla recitazione e in una pellicola che vede la sua riuscita grazie prove attoriali è il miglior traguardo. “La forma dell’acqua” è secondo l’Academy il miglior film dell’anno diretto anche dal miglior regista: Guillermo Del Toro. Nonostante gli altri candidati per queste due categorie fossero agguerriti, bisogna ammettere come la pellicola del regista messicano stia ben al di sopra di tutti gli sfidanti, sia per contenuto che per qualità tecniche (non si arrabbi il Nolan di “Dunkirk” per questo). Ma il pensiero riguardo a questa notte, che rimane sempre una festa splendida per l’industria cinematografica, va sicuramente al Leone di Venezia dello scorso anno.
Il festival del Lido ha visto un inevitabile cambiamento di traiettorie da quando è subentrato nuovamente Alessandro Barbera nel 2011. il fatto che questo rispetto a Marco Müller abbia un approccio molto diverso al cinema si è fatto sentire in misura sempre maggiore di anno in anno. Nel 2017 la “Mostra del cinema di Venezia” ha ormai dei connotati diversi da quelli canonici, ma forse sarebbe il caso di dire stanchi, che riproponeva ogni anno fino al cambio di inquilino nel ufficio della direzione. Ed è proprio nello scorso anno che il festival veneziano ha tenuto a battesimo due delle più importanti pellicole che ieri hanno portato a casa dei meritati premi. Parliamo ovviamente de “La forma dell’acqua” che ha vinto il leone d’oro e di “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” che vide McDonagh portarsi a casa un premio per la sceneggiatura. Non fosse stato per il famoso scambio di buste alla ottantanovesima edizione degli Oscar, anche in quel caso avrebbe vinto un film battezzato a sempre a Lido. Mi riferisco a quel film per tutti, ma che meritano in pochi intitolato “La La Land”, che lasciò l’isola veneziana con il premio a Emma Stone come migliore attrice, che si tramutò comunque in un Oscar per quest’ultima. Possiamo catalogarle il tutto sotto la voce coincidenze, ma dato che queste iniziano a ripetersi con cadenza annuale, forse dovremmo ammettere che il nuovo corso de “La Mostra d’arte cinematografica” di Venezia ha un sapore di qualità globale capace di puntare nuovamente i riflettori sia su di essa, ma anche sul nostro paese che si riscopre nuovamente importante nella diffusione di un cinema sia autoriale che mainstream. guillermo-del-toro-oscars-cinefilo-pigro-la-forma-dell'acqua-shape-of-water-leone-oro-venezia
Ecco quindi che la novantesima notte degli Oscar, sembra confermare che anche in Italia c’è qualcuno che vive il cinema, ma soprattutto lo comprende e accetta non solo come puro intrattenimento o esercizio stilistico fine a se stesso. Appuntamento a Settembre dunque.

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– Diario di un Cinefilo Pigro

ELENCO COMPLETO DEI PREMI

Miglior film – La forma dell’acqua – The Shape of Water

 

Miglior regia – Guillermo del Toro per La forma dell’acqua – The Shape of Water

Migliore attore protagonista – Gary Oldman per L’ora più buia

Migliore attrice protagonista – Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Migliore attrice non protagonista – Allison Janney per Tonya

Migliore attore non protagonista – Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Migliore sceneggiatura originale – Jordan Peele per Scappa – Get Out

Migliore sceneggiatura non originale – James Ivory per Chiamami col tuo nome

Miglior fotografia – Roger Deakins per Blade Runner 2049

Miglior montaggio – Lee Smith per Dunkirk

Miglior scenografia – Shane Vieau per La forma dell’acqua – The Shape of Water

Migliori costumi – Mark Bridges per Il filo nascosto

Miglior colonna sonora originale – Alexandre Desplat per La forma dell’acqua – The Shape of Water

Miglior canzone originale – Coco

Miglior trucco e acconciature – L’ora più buia

Miglior sonoro – Dunkirk

Miglior montaggio sonoro – Dunkirk

Migliori effetti speciali – Blade Runner 2049

Miglior film d’animazione – Lee Unkrich e Darla K. Anderson per Coco

Miglior film straniero – Una donna fantastica

Miglior documentario – Bryan Fogel e Dan Cogan per Icarus

https://youtu.be/VpuY5T_2ViM

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