Fast & Furious 9 – La famiglia è sempre la famiglia
E’ chiaro che con “Fast & Furious 9: The Fast Saga” le avventure della famiglia allargata Toretto stiano volgendo verso un epilogo (tra l’altro già annunciato con i futuri episodi 10 e 11). A traghettare la squadra verso un’epica risoluzione ritroviamo Justin Lin, regista che praticamente ha plasmato la saga dirigendo con questo nono capitolo il suo sesto film del franchise automobilistico. La Fast Saga è a tutti gli effetti una delle più longeve di sempre e forse l’unica, dell’attuale panorama cinematografico, non tratta da libri, fumetti o altro, lasciando liberi i suoi creatori di spaziare in ogni direzione venga loro in mente.
Ed è il caso di dire che con “Fast & Furios 9” il concetto di limite viene riscritto nuovamente (e fortunatamente c’è solo da esserne felici visti i risultati). La storia vede Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez) felicie in una casa di campagna. La loro pace viene spazzata via quando Roman, Tej e Ramsey, vanno a trovarli con una richiesta d’aiuto del signor Nessuno. La squadra unirà le forze per recuperare del materiale perduto in un disastro aereo, ma quando Dom scoprirà suo fratello Jakob (John Cena) vuole mettere le mani sulla merce, inizierà una lotta tra i due scatenata da alcuni eventi della loro infanzia.
“Fast & Furious 9: The Fast Saga” è prima di tutto la conferma che nessuno meglio di Justin Lin ha veramente idea di dove e come, deva andare a finire la ventennale storia di questa stramba squadra di anti-eroi. Se da film incentrati sulle corse automobilistiche, si è lentamente andati verso una epica epopea di eroi fuorilegge, lo si deve principalmente al regista taiwanese. Dopo essersi avvicinato alla saga con il terzo capitolo, quel “Tokyo Drift” che sembra quasi uno spin-off, lentamente ha trascinato situazioni e personaggi verso una vetta di improbabile spettacolarità che si può banalmente etichettare come inutile ed ignorante, oppure accettare come puro ed esaltante divertimento cinematografico.
Questo capitolo 9 riparte dal passato di Dom per raccontare eventi accennati e riuscire così a introdurre la figura di Jakob (un John Cena che sostituisce di fatto il personaggio di Hobbs, regalandoci una figura sicuramente meno bidimensionale). Sembra insomma che Lin dopo gli eccessi del settimo capitolo e la seriosità dell’ottavo senta il bisogno di tracciare una nuova traiettoria, meno rigida e più giocosa (di fatto qui siamo molto più dalle parti di “Fast 5” per toni e ritmo). Per farlo scava nel passato, crea un nuovo centro di gravità su cui far muovere i personaggi e poi parte in una folle corsa verso una spettacolarità totalizzante capace di esprimersi pienamente nella sua più pura visione/dimensione cinematografica.
Tra battute su presunti superpoteri dei protagonisti, ritorni di personaggi che sembravano e perduti e dei super magneti, gadget tecnologico di questo non episodio, che contribuiscono a rendere ancor più spettacolare la già di suo esaltante sequenza d’azione principale del film, “Fast & Furious 9: The Fast Saga” stupisce e allo stesso tempo getta le basi per un epilogo che sicuramente sarà ad alto tasso di adrenalina. Ad ogni episodio ci si chiede quanto possano spingersi ancora oltre con dimensione dell’azione e al termini di questa pellicola la consapevolezza che Lin, Diesel e compagni abbiano qualcosa di ancor più grande da mostrare si fa certezza.