Charlie Townsend ha fondato un’agenzia investigativa dove a compiere indagini e missioni di ogni tipo troviamo un gruppo di ragazze, chiamate “Gli Angeli” (da qui il titolo “Charlie’s Angels”). Addestrate in spionaggio, corpo a corpo e nell’uso delle armi, queste compiono azioni segrete in giro per il mondo. Ogni squadra è guidata da una figura che da loro supporto denominata Bosley e fa da tramite con i vari cliente. In questa avventura gli angeli dovranno salvare il mondo da una nuova tecnologia, che può essere trasformata in un’arma capace di distruggere qualunque cosa.
Decisamente classico il canovaccio degli eventi che compongono questa nuova versione cinematografica del celeberrimo telefilm anni ’70 “Charlie’s Angels”. Archiviate le prime due trasposizioni cinematografiche a cura di McG, la sfida nel trasportare gli iconici angeli sul grande schermo viene raccolta da Elizabeth Banks, che per l’occasione scrive, dirige e produce il tutto. Forte di un cast ben composto tra cui oltre alla stessa Banks nel ruolo di Bosley, troviamo Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella Balinska in quello degli angeli, ma anche tutta una serie di nomi noti in parti secondarie che regalano qualche sorpresa durante la visione, la Banks parte decisa per la costruzione di una saga cinematografica tutta nuova.
“Charlie’s Angels” è una commedia d’azione tutta votata al femminile e questo è sicuramente il suo più grande pregio. A controbilanciare questo troviamo però una storia più che mai ordinaria, diretta bene ma senza alcun guizzo particolare, ed è l’unione di queste due cose che rendono il film privo di mordente. La Banks che riesce pure a girare delle scene d’azione più che riuscite, mette assieme una pellicola troppo anonima vista la qualità produttiva del tutto, dove ogni cosa anche la più insignificante è posizionata proprio dove ci si aspettere di trovarla.
Dai costumi alle scenografie, passando per le musiche e il montaggio, tutto è perfettamente e squisitamente curato per mantenere un equilibrio tra le parti che alla lunga depotenzia il racconto. Se i precedenti titoli di McG per quanto fossero decisamente kitsch, riuscivano a rimanere comunque impressi nella mente, questo sparisce a fine visione, come l’anidride carbonica da una bottiglia di acqua gassata lasciata aperta per troppo tempo. Un vero peccato perché le premesse erano più che buone, ma alla fine questo “Charlie’s Angels” non va oltre al divertimento gradevole e allo stesso tempo inutile.
Dove Vedere Charlie's Angels
