"Il duro del road house" vede Patrick Swayze come buttafuori di un locale che sfida il boss criminale per liberare una città . Nonostante la trama semplice e alcuni cliché, il carisma di Swayze porta il film, con momenti spettacolari e una messa in scena godibile.
"Il giorno sbagliato" delude profondamente, con una trama banale e una caratterizzazione superficiale dei personaggi. Crowe e Pistorius mancano di brillare in un thriller che si perde in stereotipi e manca di empatia. Un'opera che, nonostante le ambizioni, si rivela un vero spreco di tempo e talento
"I Mercenari 4" delude con una trama scarna e una regia svogliata. Le speranze di rinascita svaniscono in uno spettacolo visivo piatto e una CGI mediocre.
Il sequel "I Tre Moschettieri: Milady" porta avanti l'epica avventura con una focalizzazione su Milady de Winter, interpretata con intensità da Eva Green. Bourboulon dimostra ancora una volta la sua abilità nella regia e nell'ottenere performance coinvolgenti dai suoi attori.
"Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente" porta sullo schermo il prequel della saga, seguendo Coriolanus Snow nel post-guerra civile di Panem. Il film si concentra sulla trasformazione da idealista a leader autoritario del protagonista. La narrazione si svolge con maestria, ma la seconda parte del film perde ritmo, compromettendo l'impatto complessivo.
"Megan", diretto da Gerard Johnstone esplora l'illusione del controllo umano sull'intelligenza artificiale, mescolando orrore e umorismo, offrendo una riflessione grottesca sull'ossessione umana.
"Il Mondo Dietro di Te" è un film ambizioso, adattato dal libro omonimo di Rumaan Alam e diretto da Sam Esmail. Con un cast stellare, inclusi Julia Roberts e Mahershala Ali, il thriller segue la famiglia Sanford durante una tranquilla gita che si trasforma in un incubo. Tensione, mistero e riflessioni sociali caratterizzano il film, tuttavia, l'equilibrio tra spettacolo e tematiche risulta sfuggente, compromettendo il suo impatto complessivo.
Neill Blomkamp dirige questa produzione Playstation Productions, cercando di rinverdire il successo passato. Tuttavia, il film delude con una trama prevedibile e una realizzazione tecnica compromessa, risultando più una lunga pubblicità che un'opera cinematografica significativa.
In 'Napoleon', Ridley Scott racconta la vita di Napoleone Bonaparte con uno sguardo intimo, concentrato su momenti chiave e sul complesso rapporto con Giuseppina. Il film, pur nella sua bellezza visiva, manca di una profondità che esplori le sfumature politiche e personali del condottiero. Resta un racconto spettacolare, ma non fondamentale.
Il film si basa sulla forza interpretativa di Neeson, sebbene la trama sia lineare. La caratterizzazione del protagonista aggiunge profondità al personaggio, compensando le carenze nella regia.
Rodriguez cerca di emulare il fascino di Hitchcock e Nolan, ma la narrazione non riesce a unire atmosfera e trama in modo convincente, risultando in un'opera compatta ma poco interessante.
In "La notte del giudizio per sempre," la quinta puntata della saga, la reintroduzione dello sfogo annuale negli Stati Uniti porta al collasso sociale. Il cambio di regista, con Everardo Gout, conferma la tendenza del franchise a privilegiare lo spettacolo sull'approfondimento narrativo. Il film, sebbene mostri idee interessanti, risulta un thriller convenzionale e stanco che spreca il potenziale della sceneggiatura.