"Il giorno sbagliato" delude profondamente, con una trama banale e una caratterizzazione superficiale dei personaggi. Crowe e Pistorius mancano di brillare in un thriller che si perde in stereotipi e manca di empatia. Un'opera che, nonostante le ambizioni, si rivela un vero spreco di tempo e talento
"Tyler Rake 2" propone una trama sottotono e dialoghi anonimi, salvandosi solo grazie alle intense scene d'azione. Il tentativo di ampliare l'universo del protagonista risulta forzato e poco convincente. Sam Hargrave dimostra ancora una volta abilitĆ nella regia delle coreografie di combattimento, ma non basta a sostenere un sequel che manca di sostanza e originalitĆ .
"Silent Night" di John Woo ĆØ un'opera decisa e dirompente che testimonia il genio del regista nel film d'azione. La trama segue la vendetta di un padre per la morte del figlio, con uno stile quasi muta che coinvolge emotivamente lo spettatore. Un film che sfida le convenzioni del cinema contemporaneo, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente.
"Codice: Swordfish", diretto da Dominic Sena nonostante alcune mancanze nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, offre uno spettacolo coinvolgente grazie a una regia curata e scene d'azione ben orchestrate.
"Scream VI" segna il ritorno vibrante della saga horror. I registi Bettinelli-Olpin e Gillett offrono un mix avvincente di suspense e originalitĆ , mantenendo l'essenza della serie. Dopo una pausa, il nuovo Ghostface minaccia le vite delle sorelle Carpenter e dei sopravvissuti. Il film, ben equilibrato e ricco di atmosfera, appaga sia gli appassionati di lunga data che i nuovi spettatori, mantenendo la sua identitĆ senza rinunciare all'innovazione.
"Megan", diretto da Gerard Johnstone esplora l'illusione del controllo umano sull'intelligenza artificiale, mescolando orrore e umorismo, offrendo una riflessione grottesca sull'ossessione umana.
Il film offre un'azione spettacolare ma manca di profonditĆ nel racconto. Sylvester Stallone si distingue nel ruolo di Rambo, ma il film sembra un tentativo di mantenere viva un'icona senza rinnovare appieno il franchise.
Il film si basa sulla forza interpretativa di Neeson, sebbene la trama sia lineare. La caratterizzazione del protagonista aggiunge profonditĆ al personaggio, compensando le carenze nella regia.
Nonostante una mancanza di visceralitĆ , in "The Killer" la maestria di Fincher emerge, creando un thriller impeccabile e ben interpretato, un'opera che sfugge dagli stereotipi del genere.
Rodriguez cerca di emulare il fascino di Hitchcock e Nolan, ma la narrazione non riesce a unire atmosfera e trama in modo convincente, risultando in un'opera compatta ma poco interessante.
In "La notte del giudizio per sempre," la quinta puntata della saga, la reintroduzione dello sfogo annuale negli Stati Uniti porta al collasso sociale. Il cambio di regista, con Everardo Gout, conferma la tendenza del franchise a privilegiare lo spettacolo sull'approfondimento narrativo. Il film, sebbene mostri idee interessanti, risulta un thriller convenzionale e stanco che spreca il potenziale della sceneggiatura.
Nel quarto capitolo della saga, "La Prima Notte del Giudizio," il regista cambia e la trama torna alle origini, esplorando l'inaspettato inizio della sanguinaria purga annuale. Tuttavia, il film si allontana dalla politica per concentrarsi sull'azione, risultando meno coinvolgente rispetto ai predecessori ma mantenendo il suo status di solido b-movie d'azione.