La pellicola di Scott Cooper è uno spettacolo misurato, che mette sulle spalle del suo interprete principale il compito di trasportare l’immaginazione dello spettatore in un mondo che ormai è un passato remoto.
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A 25 anni “Bad Boys” è ancora divertente e, nonostante il tempo evidenzi maggiormente alcuni suoi difetti, alla fine del film si continua a cantare contenti la canzone degli Inner Circle come i due protagonisti, quindi possiamo considerare la missione di creare un buddy movie al testosterone riuscita.
In Manhunter Michael Mann trova un equilibrio perfetto tra estetica e contenuto, realizzando un film che segna un punto di svolta per il genere con cui inevitabilmente tutti dovranno confrontarsi.
“Nella tana dei lupi” rimane comunque uno spettacolo che se non preso troppo sul serio, come però il film vorrebbe, si rivela una valida alternativa alle pellicole d’azione dove quest’ultima è subordinata alla qualità dell’effetto in computer grafica.