Hackers – Tanta nostalgia degli anni ’90 Anno 1995, la trilogia di Matrix praticamente non esiste e nelle sale esce...
Pronti a morire – Un piacevole diversivo Non sono stati molto semplici gli anni’90 per Sam Raimi e questo “Pronti...
L’ultimo Boy Scout – Nato per essere un cult E’ l’anno 1991 quando iniziano i lavori su “L’ultimo Boy Scout”....
Intervista col vampiro – La decadenza diventa spettacolo L’anno è il 1994 e se già la carriera del regista inglese...
“Virus Letale” paga un’eccessiva lentezza del racconto, che però è ben nascosta grazie alle interpretazioni degli attori, Dustin Hoffman in inedita versione militaresca su tutti.
“Pitch Black” diretto da David Twohy non è solamente un b-movie fiero e cosciente di esserlo, ma è anche un b-movie di stampo horror/sci-fi con una cura per l’estetica ben sopra la media.
Scritto dai fratelli, ormai sorelle, Wachowski e Brian Helgeland, “Assassins” non nasconde la sua natura ludica, passando attraverso il confronto di due uomini che si ritrovano a vivere un western metropolitano dal ritmo serrato, messa in scena pulita e funzionale, che in alcuni momenti infila qualche punta di noir per dare un tono generale al racconto.
“Speed” è insomma l’esempio di una mistura perfetta di elementi che portano a un risultato capace di superare anche la più rosea aspettativa.
Uscito nel 2000, quando il genere thriller spopolava al cinema, il film ha comunque una sufficiente personalità da riuscire ad elevarsi sopra i vari “Il Collezionista di ossa” o “Il Collezzionista”
In un cinema costruito sulla sovrabbondanza digitale, di cui lo stesso “Armageddon” è in parte pioniere, il film di Michael Bay sembra il perfetto esorcismo per chi cerca un divertimento non seriale e interconnesso ad altro.
“Sospesi nel tempo” rimane un film unico nella filmografia del regista, ma anche nel cinema d’intrattenimento americano degli anni ’90. Una pellicola capace di lasciare il segno su chi la vide all’epoca e una sicura sorpresa per chi la scoprirà per la prima volta oggi, dopo più di vent’anni.
Adrenalina e stupore sono due termini che ben descrivono “Twister”, film che nonostante gli anni passati riesce ancora a intrattenere grazie a degli effetti visivi che mostrano il fianco solamente in rare occasioni, ad un impianto sonoro tutt’ora sbalorditivo e una storia lineare, semplice, con qualche banalità, ma che sa creare il giusto interesse e mantenerlo per tutta la sua durata.