Benvenuti a Zombieland

Benvenuti a Zombieland – Regola nr.1: trovare una famiglia.

Di fronte ad una pellicola come “Benvenuti a Zombieland” non si può far altro che liberare la testa da qualsiasi pensiero e prendere coscienza di trovarsi di fronte ad un vero e proprio gioiellino cinematografico. Gli sceneggiatori Rhett Reese, Paul Wernick assieme al regista Ruben Fleischer hanno creato una miscela originale e assolutamente irresistibile, politicamente scorretta e al tempo stesso intimista.

Zombieland

La storia è abbastanza semplice e vede quattro figure veramente diverse tra loro costrette a collaborare per rimanere in vita, evitando ovviamente di essere trasformati in morti viventi come la quasi totalità della popolazione, che ha incontrato un virus partito da un hamburger infetto. Il gruppo che lotta per la propria sopravvivenza è formato da uno studente ansioso con problemi di digestione, un uomo votato al massacro di zombie (interpretato da un incredibile e assolutamente in forma Woody Harrelson) e al ritrovamento della sua merendina preferita, due sorelle abili nelle truffe e raggiri.

Zombieland

Di città in città il gruppo diventerà sempre più unito e tutti comprenderanno l’importanza che una persona con la quale non si ha in pratica nulla in comune, può avere all’interno della propria vita. Divertente e irresistibile fin dagli stupendi titoli di testa, “Zombieland” è tutto quello che non ci si aspetta, ossia una commedia sulla costruzione dei legami familiari sullo sfondo della quale c’è una vera e propria apocalisse, dove gli zombie infestano la terra che a sua volta diventa il parco giochi di questi pochi superstiti.

Zombieland

Fleisher gestisce al meglio un soggetto che vede la sua originalità nell’ambientazione scelta per lo sviluppo della storia e su questa, costruisce un’estetica da videogioco con scritte sovraimpresse un po’ ovunque nelle scene, e un ritmo incalzante che quando sembra scemare per mancanza d’inventiva, sconvolge per il coraggio con cui cambia marcia e riparte (la parte nella villa di Bill Murray ne è un esempio). Per tutta la durata “Benvenuti a Zombieland” regala momenti divertenti di ogni tipo e uno spettacolo adatto a ogni tipo di spettatore, anche quello che non ama il sangue e i mostri non potranno far altro che divertirsi con la commedia diretta da Ruben Fleischer.

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